Garante dei detenuti nei Comuni, l’appello: “I sindaci facciano le nomine”

SulGarante dei detenutinei Comuni siciliani, arrival’appellodell’assessore regionale alle Autonomie locali,Andrea Messina, ai sindaci, perché facciano le nomine come prevede la legge. L’assessore ha avviato una ricognizione per sensibilizzare leamministrazioniad attivarsi. Secondo le norme nazionali del 2009 e regionali del 2019, infatti, il Garante comunale dei detenuti può esserenominato dai sindacinel cui territorio si trova unistituto penitenziarioo un centro di detenzione amministrativa operativo. Il Garante opera a titologratuito. “Non si può non riconoscere – sottolineaMessina– la rilevanza costituzionale dei diritti tutelati da questa figura che incontrano la sensibilità di questo assessorato e richiamano l’esigenza diagevolare l’attivazionedegli strumenti previsti dalla legge pertutelare le persone detenutee le loro famiglie. I miei uffici stanno già collaborando con il Garante regionale per la redazione di un regolamento-tipoindirizzato alle amministrazioni locali che non si sono ancora dotate del garante, così dacoadiuvarlinel procedimento amministrativo”. L’iniziativa dell’assessorato regionale prende atto dellecriticità registrateall’interno degli istituti di pena, quali suicidi, sovraffollamento, insufficienza di psichiatri e psicologi, ripetute aggressioni nei confronti del personale. Vuole offrire agli enti locali unsupporto concretonella conoscenza di un prezioso strumento di garanzia dei diritti civili. La figura del Garante diventa unpunto di riferimentoper il territorio ed è una “conquista recente nell’ambito del riconoscimento dei diritti delle persone detenute, è il risultato di un lungo processo di emersione del carcere dall’invisibilità, nellaprospettiva della riabilitazionee del reinserimento socio-lavorativo delle persone sottoposte a misure limitative della libertà personale”, ha sottolineatoMessina. L’intervento dell’assessorato delleAutonomie localinasce dalla consapevolezza che si tratti di un atto dovuto in virtù delle convenzioni internazionali e dei principi costituzionali, ma anche dellasituazione criticain cui versano le realtà detentive. Nell’attività di propulsione l’assessorato opererà in collegamento con ilGarante regionale dei detenuti, Santi Consolo, e con l’assessore regionale della Famiglia,Nuccia Albano.