Internet funziona male e in Sicilia è lenta. La velocità delle connessioni dati mobili, quelle del 4G e del 5G dai cellulari, lasciano a desiderare soprattutto a Palermo e Catania, dove il collegamento crolla durante la notte, per problemi di congestione della rete. Lo dice OpenSignal, una società indipendente che analizza le reti di comunicazione. Dall’ultimo report, ripreso da Federconsumatori Sicilia, emerge come la velocità scenda notevolmente in tutta Italia nelle fasce orarie serali. Il fenomeno è più accentuato al Sud e in modo particolare in Sicilia. A Palermo il peggior valore nazionale: le performance della connessione scendono del 23,2 per cento. Salta, di fatto, un quarto della banda disponibile. Ma anche Catania diventa una lumaca, con un calo del 19,7 per cento, sempre la sera. Dati di certo dissonanti con la scelta di Tim di alzare i prezzi e adeguare le proprie bollette all’inflazione, però solamente al rialzo. Se l’inflazione diminuisce, i prezzi non tornano a scendere. Lo hanno denunciato diverse associazioni di consumatori, preoccupate che anche gli altri operatori adottino questa scelta nei prossimi mesi, portando ad un aumento generalizzato dei costi delle connessioni 4G e 5G.
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Internet funziona male: la pagella degli operatori
Federconsumatori Sicilia sottolinea come la sera Iliad rallenti del 20,2 per cento, Tim del 22,2 per cento, Vodafone del 19,2 per cento, WindTre del 26 per cento. Solo Fastweb resta invariata. A Catania Iliad rallenta del 20,8 per cento, Tim del 18,1 per cento, Vodafone del 17,1 per cento, WindTre del 22,8 per cento e Fastweb del 16,6 per cento. Secondo OpenSignal, il rallentamento serale, nella fascia tra le 18 e mezzanotte, è dovuto alla maggior congestione della rete e riguarda sia la velocità di download che quella di upload. La società afferma di aver fatto le misurazioni in modo da escludere che i rallentamenti siano dovuti all’applicazione delle tecniche di risparmio energetico, messe in campo da tutti gli operatori a seguito della crisi energetica dovuta alla guerra Russia-Ucraina.
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Nelle città siciliane internet funziona peggio che altrove
“I rallentamenti delle connessioni in Sicilia si aggiungono al fatto che, anche a velocità piena, a Palermo le prestazioni massime sono inferiori a quelle registrate in altre città italiane” con popolazione simile, evidenzia Federconsumatori. A Torino, ad esempio, la velocità massima con Fastweb è di 57,8 Mbps, con Iliad di 32,5 Mbps, con Tim di 55,8 Mbps, con Vodafone di 55,1 Mpbs e con WindTre di 38 Mbps. La velocità media tra tutti gli operatori è dunque di 47,84 Mbps. A Palermo, invece, la velocità massima con Fastweb è di 44,1 Mbps, con Iliad di 26,3 Mbps, con Tim di 37,9 Mbps, con Vodafone di 48,6 Mpbs e con WindTre di 34,8 Mbps. La velocità media tra tutti gli operatori è dunque di 38,34 Mbps. “Questi dati – afferma il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – indicano una attenzione alle grandi città siciliane da parte degli operatori che è ancora insufficiente a garantire una qualità del servizio paragonabile a quella sperimentata dagli utenti nel resto d’Italia. Nessuna differenza, invece, nei costi degli abbonamenti: sono uguali a Palermo e a Torino, a Roma e a Catania”.
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Le compagnie e la qualità delle connessioni
Internet funziona male. A parte però i problemi notturni, OpenSignal ha valutato l’esperienza complessiva dei vari operatori di telefonia in tutta Italia. Il vincitore assoluto in tutte le categorie risulta Vodafone, “con risultati pressoché identici nelle singole regioni”, dichiara la società di analisi delle reti. Nella macroregione del Centro Italia, Vodafone vince in tutte e cinque le metriche (video, videogame, app vocali, download e upload) , risultando la regione in cui questo operatore è più forte. Fastweb è l’operatore migliore per quanto riguarda la velocità download nel Sud Italia e si aggiudica il primo posto in Sicilia insieme a Vodafone. WindTre ha la migliore velocità di upload nelle regioni del Nord Est e del Nord Ovest d’Italia, tra tutti gli operatori. Per quanto riguarda la Video Experience, Iliad offre la migliore esperienza d’uso tra gli operatori nazionali nel Sud Italia, mentre Tim è la migliore in Sardegna.


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I prezzi di Tim seguiranno l’inflazione
Dal 20 luglio, Tim ha deciso l’adeguamento automatico delle bollette all’inflazione. Però solamente al rialzo. Quando il costo della vita aumenterà, i prezzi delle connessioni si adatteranno e cresceranno. Quando l’inflazione diminuirà, i prezzi però non scenderanno. Una politica contestata da numerose associazioni di consumatori: Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Federconsumatori, Udicon, che hanno sollevato il caso chiedendo l’intervento di Agcom (Autorità garante per le comunicazioni), Agcm (Autorità garante per la concorrenza e il mercato), ministero delle Imprese del Made in Italy e alla stessa Tim affinché questa operazione sia annullata o sospesa urgentemente. La compagnia ha infatti disposto modifiche ai contratti sui servizi di telefonia senza richiedere un consenso esplicito da parte del consumatore. Il cliente può solamente recedere entro il 30 settembre prossimo.