Prenderà il via il 23 luglio la “Improve Network School” sull’Etna, un evento formativo unico per i giovani ricercatori che desiderano approfondire le proprie conoscenze nel campo della vulcanologia. La scuola di formazione, che andrà avanti fino al due agosto, nella suggestiva cornice di Nicolosi, riunirà un gruppo selezionato di 30 studenti provenienti da tutto il mondo, tra cui 15 studenti Improve e 15 studenti esterni di provenienza internazionale. Grazie a una combinazione di lezioni teoriche, esercitazioni pratiche e simulazioni di crisi vulcanica, i partecipanti avranno l’opportunità unica di lavorare a stretto contatto con esperti di fama internazionale e di acquisire competenze di alto livello nel monitoraggio multiparametrico dei vulcani e nella modellazione dei processi vulcanici. Durante la scuola, gli studenti avranno accesso a strumenti e tecnologie all’avanguardia utilizzati nel monitoraggio dei vulcani, lavorando come un vero osservatorio vulcanologico. Inoltre, saranno coinvolti in esercitazioni pratiche che comprendono l’interpretazione di dati e osservazioni raccolti durante una simulazione di crisi vulcanica, offrendo loro l’opportunità di applicare le conoscenze teoriche acquisite durante il corso.
Alla ricerca di dati unici sul magma dell’Etna
Parallelamente alla scuola, i ricercatori condurranno un esperimento multiparametrico sul vulcano Etna, al fine di raccogliere e analizzare dati unici sulle dinamiche magmatiche interne. Questo esperimento si concentrerà sull’indagine delle oscillazioni della struttura vulcanica in una banda di frequenze ancora poco esplorata, fornendo informazioni preziose sui processi magmatici profondi e contribuendo a migliorare la nostra capacità di anticipare eruzioni vulcaniche future. “Siamo entusiasti di offrire questa straordinaria opportunità – commenta Paolo Papale, vulcanologo dell’Ingv e coordinatore del progetto Improve – ai giovani ricercatori di tutto il mondo. La Summer School Improve all’Etna è progettata per offrire una formazione di alta qualità e per creare una rete internazionale di giovani esperti nel campo della vulcanologia. Siamo sicuri che questa esperienza contribuirà a stimolare nuove scoperte scientifiche e a promuovere l’innovazione nel campo dei vulcani”.