Incendi in Sicilia, Legambiente: “Fenomeno sfuggito di mano”

Incendi inSicilia, un fenomeno “ormai completamentesfuggito di mano“, secondoLegambienteSicilia, che punta il dito su “ritardi cronicinel controllo e gestione del territorio a fini di prevenzione, non efficace e rapida attività dispegnimentoe mancata individuazione dei responsabili”. Secondo i dati dell’ultimo RapportoEcomafiadiLegambiente, la Sicilia nel 2022 è stata la regionepiù colpita dagli incendiper superficie (boscata e non boscata), con 35.149 ettari andati a fuoco. Nel 2021 erano stati addirittura 81.590, oltre la metà del totale nazionale. “Numeri che confermano come questoecoreatosia tra i più efferati, sia in termini didanno ambientaleche economico e, sempre più spesso, anche perperdita di vite umane. Eppure il numero degli incendiari arrestati e condannati restairrilevante“, sottolineano gli ambientalisti. “Gli incendi in questeultime ore– dichiara VanessaRosano, direttrice diLegambiente Sicilia– sono tornati ad aggredire l’isola, in particolarePalermoe la sua provincia con ingenti danni per le persone e per l’ambiente, inclusa la perdita di vite umane. Legambiente Sicilia esprimecordoglioalle famiglie di quanti hanno purtroppo tragicamente perso la vita e vicinanza a chi ha dovuto lasciare la propria casa. Tutte leamministrazioni, a vario titolo competenti, stanno dimostrando di non essere in grado dicontrastarele fiamme nell’isola. Per provare ad invertire questoprocesso, sono necessari provvedimentiradicali, applicando le norme esistenti ma anche pensando a nuovistrumenti. La politica non può sottrarsi alle proprieresponsabilità“. Legambiente Sicilia, nell’ambito della campagna “Sicilia Messa a Fuoco”, il prossimo sette e otto ottobre promuove una serie di eventi pubblici di approfondimento. Legambienteha elaborato documenti dianalisie diproposta. L’associazione suggerisce campagne disensibilizzazionesullabiodiversitàe l’attività dicommissariamentoavviata dalla Regione nei confronti dei Comuni inadempienti alla redazione delcatastodegli incendi. Chieste ancheispezioniper verificare se negli anni i terreni distrutti dal fuoco siano statiutilizzatiper percepire contributi comunitari nel settore zootecnico e forestale. Legambiente chiede poi di introdurre ildivietotuttol’annodell’uso del fuoco in pieno campo a partire dalle stoppie e dagli incolti e di estendere il divieto dipascoloe dicacciaper dieci anni su tutte le aree con vegetazione naturale e agraria percorse dal fuoco (attualmente riguarda solo i boschi). Piano digestione forestalesostenibile, controllo sociale e controllo delterritoriosono le altre iniziative per le quali Legambiente sollecita le istituzioni.