Comunicare con almeno un giorno di anticipo quali siano gli aeroporti di partenza o di arrivo e i bus che garantiranno il collegamento con lo scalo di Catania. È la richiesta avanzata dal movimento Mec e dai comitati Vussia e Vussia contro Nerone a Enac, Easa (Ente europeo per l’aviazione), ministero dei Trasporti e assessorato regionale ai Trasporti. “Dopo tanti giorni il caos non si conclude”, afferma Claudio Melchiorre, presidente MEC. “Il caldo insopportabile e fenomeni di sopraffazione e imposizione di prezzi folli per i trasporti con gli aeroporti hanno indotto comitati e associazioni di tutela civica a chiedere di fare sapere a ogni viaggiatore come arriverà o partirà da Catania. Sembra normale, ma non lo è”.
Temperature insostenibili
I viaggiatori che ci contattano parlano di prezzi per l’acqua alti, in situazioni dove la temperatura arriva a 50 gradi. L’acqua non è distribuita dalla protezione civile o da altri. Il risultato è che si devono spendere decine di euro mentre attese di un’ora di sono trasformate in accampamenti di giornate intere. Le autorità aeronautiche e le istituzioni che governano i trasporti devono attivarsi per garantirci modalità di trasporto umane. Ci sono anziani, bambini, donne incinte costretti a bivaccare in spazi senza comfort e senza assistenza. L’incapacità gestionale di un’emergenza non fa morire i diritti e la dignità. “Chiederemo i danni anche per questo”, concludono le associazioni.