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Intel, Giorgetti scommette su Torino. Proteste di sindacati e politica etnei

Il ministro dello Sviluppo economico ha dichiarato di puntare su Mirafiori per il nuovo stabilimento della multinazionale. Facendo insorgere associazioni e partiti catanesi

Il nuovo stabilimento Intel a Torino anziché a Catania. È stato questo l’auspicio formulato nelle scorse ore dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, che ha scatenato forti reazione nel mondo politico e sindacale catanese. A confermare che la multinazionale statunitense stia valutando il territorio etneo per il suo nuovo impianto, nei giorni scorsi, è stato il sindaco di Catania Salvo Pogliese. Poche ore dopo la doccia fredda dell’esponente del Governo Draghi, per il quale il sito più adeguato sarebbe Mirafiori, nei pressi del capoluogo piemontese. “Ritengo che qui ci siano talenti, capacità, intelligenze, innovazione assolutamente adatte per un investimento di quel tipo”, ha detto Giorgetti, citato da La Repubblica, ricordando come “un investimento di questo tipo cambia completamente la prospettiva futura dell’area individuata”.

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Fismic: non perdere l’occasione

Dichiarazioni stigmatizzate dal segretario generale di Fismic Catania Saro Pappalardo. “Riteniamo grave che Giorgetti faccia il tifo per Torino piuttosto che per il nostro territorio”, scrive Pappalardo. “Sarebbe un vero peccato se Catania perdesse un investimento di tale portata. Facciamo appello a tutte le forze politiche ed istituzionali della Regione”. Per il segretario di Fismic la città ha le carte in regola per ospitare l’eventuale investimento della multinazionale americana: “Abbiamo le competenze, il know how e anni di esperienze maturate attraverso la presenza di altre multinazionali del settore”. Da qui l’invito alle istituzioni locali e alle forze sociali affinché mettano in campo “un’azione sinergica di pressing affinché si mettano in campo tutte le azioni di attrattività possibili per non perdere questa ulteriore opportunità di crescita e di sviluppo del territorio”. La Fismic di Catania, assicura Pappalardo, sarà impegnata in prima linea per garantire le migliori soluzioni e convenienze affinché l’investimento possa essere realizzato nel nostro territorio”. 

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Cisl: rafforzare attrattività dell’area

A sottolineare la delicatezza del momento anche la Cisl. “Come riportato ieri dalla stampa, Pat Gelsinger sta incontrando i vari Governi europei, tra cui anche quello italiano, per trovare gli ambiti territoriali idonei che possano accogliere una fabbrica di questa tipologia. In Italia si parla di Torino e Catania, riconosciuto quale polo produttivo ITC”, scrivono Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl etnea e Piero Nicastro, segretario generale della Fim Cisl siciliana. Per i dirigenti il territorio etneo ha le carte in regola, ma spetta alla politica “rafforzare l’attrattività del nostro territorio e a vigilare sugli investimenti attraverso i Fondi Europei”. Per Attanasio e Nicastro “serve un impegno corale da tutti gli attori dello sviluppo e della politica locali per incalzare il Governo a decidere di investire a Catania”. La scelta di Torino, proseguono, potrebbe aggravare l’emigrazione giovanile. “Vogliamo che i nostri giovani non debbano emigrare a Torino, come negli anni 60 e 70, a cercare fortuna (guarda caso) negli stabilimenti di Mirafiori”.

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Bianco: opportunità dal Pnrr

A intervenire sulla vicenda anche l’ex sindaco di Catania Enzo Bianco, che bolla come incomprensibile le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico. “Come se a Catania non ci fossero talenti, capacità, intelligenze. Comprendo che ci sono le elezioni a Torino. Ma lui è un ministro della Repubblica”, attacca Bianco sui social. Richiamando la storia industriale del territorio etneo. “Giorgetti lo sa che a Catania c’è l’EtnaValley? Che c’è uno degli stabilimenti più importanti della StMicroelectronics? Con un centro di ricerca tra i più importanti al mondo? Che ci sono altre aziende come la 3Sun? E altre? Che il mitico Pasquale Pistorio ha affermato e afferma che è uno degli stabilimenti con la migliore mano d’opera qualificata?”. Da considerare anche il ruolo del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il Pnrr, ricorda l’ex primo cittadino, “prevede che il 40 per cento delle risorse vanno destinate al Sud”, con incentivi “che potrebbero attrarre Intel proprio a Catania”.

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PD Catania: Governo regionale intervenga

Sulla stessa linea il Partito democratico catanese, attraverso il suo segretario Angelo Villari. “Non facciamo alcun campanilismo, tuttavia è evidente che la Sicilia, e nello specifico Catania, non possano perdere un’occasione di sviluppo senza precedenti tale da consentire la chiusura della filiera nel comparto elettronico mediante un player di prestigio internazionale”, dice Villari. L’investimento di Intel, sottolinea il segretario del Pd etneo, avrebbe “notevoli ricadute occupazionali” sul territorio. Da qui allle forze politiche, sociali e produttive “affinché si impegnino in una battaglia che dia protagonismo alla Sicilia. Il governo regionale, dal canto suo, faccia sentire la propria voce anziché tacere come finora ha fatto”. Villari aggiunge una considerazione politica, affermando che la Lega “si conferma un partito votato solo alle istanze del Nord e totalmente insensibile alla ripresa dello sviluppo del Mezzogiorno e della Sicilia”.

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Attiva Sicilia: Catania sede di alto livello

A invocare l’intervento della ministra per il Sud Mara Carfagna, la deputata regionale di Attiva Sicilia Angela Foti. “Il territorio che deve muoversi sinergicamente: Comune di Catania, deputazione regionale, governo regionale, parlamentari etnei e Ministra per il Sud affinché non si perda – come spesso è accaduto – questa occasione a favore del Nord del Paese”. Anche per Foti il territorio etneo è all’altezza di ospitare un investimento come quello previsto da Intel “Catania è una sede produttiva di alto livello, ove trovano sede già importanti stabilimenti di diverse multinazionali. Il capoluogo etneo ha una lunga storia produttiva alle spalle, ha il know how necessario per ospitare nuovi insediamenti tecnologici e ha un legame strettissimo con l’Università che immette sul mercato del lavoro professionisti di assoluto livello. Per queste ragioni Catania è pronta per ospitare il nuovo sito produttivo dell’Intel, una opportunità per creare economia e posti di lavoro”.

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Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

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