Tra tassi in continuo aumento e salari che al contrario rimangono stabili, se non vanno a peggiorare, è sempre più difficile avere le giuste caratteristiche per accedere ad un mutuo. Lo ha confermato una recente indagine di Facile.it che per comprare casa bisogna avere un reddito più alto del 27 per cento rispetto a dodici mesi fa. E lo conferma anche Luca Natali, Responsabile Direzione Regionale Sicilia per Crédit Agricole Italia. Eppure la casa è e resta il sogno degli italiani. “L’investimento della vita”, come lo definisce Natali, anche perché di solito se ne fa solo uno e anche a lungo termine. Che la casa sia importante lo confermano diversi sondaggi e sono tantissimi gli italiani già proprietari. “Comprare casa resta in cima ai desideri degli italiani, alla luce anche della preminente cultura del mattone in essere nel nostro Paese”, dichiara Luca Natali.
Il tasso della Bce, dell’Euribor o dell’Irs
Il sogno si scontra spesso con la realtà, oggi più che mai. Ancora una volta, la Banca Centrale Europea ha alzato i tassi e, sebbene ogni banca abbia un certo margine d’azione, la base di partenza è unica. “Tutte le banche hanno parametri di riferimento, ovvero gli indici che leggiamo sui giornali per cui spesso si ha difficoltà di comprensione, come il tasso della Bce, l’Euribor o l’Irs. Nel rispetto di questi indici, poi, ogni banca ha la facoltà di stabilire i tassi da offrire alla propria clientela, sulla base delle strategie commerciali. Il sistema di calcolo che gli istituti utilizzano per definire il tasso di interesse ai mutui prevede di determinare prima il tasso di riferimento e poi di aggiungere lo spread che di fatto rappresenta il guadagno di una banca sul finanziamento. Il tasso di riferimento cambia a seconda della tipologia di mutuo: con un tasso fisso ci si riferisce all’Irs, mentre con un tasso variabile all’Euribor, il tasso europeo che varia in base all’inflazione e all’andamento di mercato”, conclude il manager.
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Tassi e inflazione, “si è sempre fatto così”
Negli ultimi mesi, però, è cambiato tutto, con i tassi che continuano ad aumentare. La Presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha dichiarato più volte che l’innalzamento dei tassi di interesse è lo strumento principale della Bce contro l’inflazione. “L’efficacia di tale misura, adottata da decenni con l’obiettivo di dilazionare l’effetto inflazionistico, è legata all’andamento dei mercati che si autoregolano in base alle decisioni di politica economica della Bce e dei governi centrali. Oggi, sia nell’eurozona che in Italia registriamo tassi d’inflazione tra i più elevati dell’ultimo decennio. In questo contesto, Crédit Agricole Italia vuole essere un partner di supporto per tutti i clienti, mettendo a loro disposizione prodotti dedicati per le singole necessità”, afferma Natali.
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Attendere tempi migliori
Davanti alla volatilità di mercati e tassi, sono molti quelli che decidono di fare un passo indietro attendendo tempi migliori. Oggi, infatti, coloro che hanno un mutuo a tasso variabile hanno visto un aumento delle rate e pertanto prendono in considerazione la rinegoziazione. Secondo Natali “l’incremento dei tassi di interesse ha portato i clienti a riconsiderare le loro scelte, avvalendosi della legge Bersani che consente la surroga a spese zero, ovvero la possibilità di trasferire il capitale residuo di un mutuo in essere da una banca ad un’altra. Crédit Agricole Italia sta lavorando molte richieste di questo genere, tenendo sempre in considerazione le caratteristiche di ogni cliente.”
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Case green avvantaggiate
“Nel nostro Gruppo rispettiamo le caratteristiche di ogni singolo cliente. Offriamo un prodotto sostenibile nel tempo. Il comparto dei mutui rappresenta per noi un importante business e lo dimostra anche la nostra offerta attualmente in essere. Il mutuo Green Back, ad esempio, contrasta la volatilità dei tassi garantendo un tasso fisso, un prodotto innovativo che contribuisce alla transizione energetica degli immobili, avvantaggiando chi fa scelte sostenibili quando acquista una casa”.
I risvolti dei mercati internazionali
Abbiamo infine chiesto a Natali se gli italiani possono dormire sonni tranquilli a proposito dei risvolti delle congiunture internazionali sui mercati sui mutui. “Crédit Agricole è un Gruppo internazionale, presente in 47 paesi in tutto il mondo, con oltre 50 milioni di clienti. Siamo uno degli istituti più solidi che opera secondo il modello di banca universale, con un’attenzione di riguardo alle peculiarità dei singoli territori. L’Italia rappresenta il 2° mercato domestico del Gruppo e anche qui operiamo per la soddisfazione e la sicurezza della clientela in tutti i comparti, mutui compresi”, conclude.