La mobilità internazionale per far “nascere” i nuovi europei a UniCT

“La pace e la libertà sono un progetto politico che richiedono molti sforzi a tutte le parti e credo fermamente che i programmi di mobilità internazionale promossi rappresentino un valido strumento per sostenerlo tramite la formazione e la ricerca, la diffusione e lo scambio della conoscenza per creare una società europea sempre più civile e civilizzata, multiculturale e multilingue”. Con queste parole la docente Daniela Irrera, coordinatrice istituzionale Erasmus ha aperto stamattina l’iniziativa “Info Day Erasmus and Beyond. Opportunità di mobilità all’estero” organizzata dall’Università di Catania in collaborazione con Eunice e Erasmus+. Nell’aula magna del Palazzo centrale, davanti a numerosi studenti dei diversi dipartimenti, la prof.ssa Irrera ha sottolineato come “i progetti di formazione internazionale rappresentino dei semi della democrazia e della pace che dobbiamo coltivare nel tempo per creare i futuri’ europei anche alla luce del tragico conflitto in corso in Ucraina”. “Proprio due mesi fa, in questa aula, abbiamo discusso sulle cause della crisi russo-ucraina con voi studenti e ancora oggi siamo qui a parlarne – ha aggiunto -. Assume pertanto un maggiore rilievo oggi parlare di Erasmus in occasione della Giornata dell’Europa che celebra l’importanza di assicurare la pace e la stabilità nel Vecchio continente”. “L’interesse dei nostri giovani per i programmi internazionale è in constante aumento negli anni perché si tratta di un’esperienza di vita, di crescita personale oltre che formativa e professionale. È un’opportunità che consente anche di vincere quelle paure e timori iniziali di questo percorso che vi consentirà di accrescere il vostro bagaglio culturale e di instaurare rapporti destinati a durare nel tempo” ha aggiunto la prof.ssa Lucia Zappalà, delegata all’Internazionalizzazione. “Un’esperienza all’estero è di particolare importanza perché vi consente di vivere una “visione” dell’Europa più completa oltre all’aspetto formativo e personale” ha spiegato Rosaria Sicurella, docente di Diritto Penale che ha incentrato la sua attività di ricerca e i suoi lavori sulle tematiche del diritto penale europeo e del diritto penale internazionale.“L’Università di Catania, e anche la Commissione europea, ha incrementato la dotazione economica per i programmi di mobilità internazionale anche per favorire la ‘mobilità’ dello studente nella fase post pandemia, proprio per abbandonare quell’immobilismo’ ancora presente in alcuni studenti – ha precisato la prof.ssa Francesca Longo, prorettrice dell’ateneo catanese -. Al tempo stesso i programmi di mobilità internazionale consentono di ottenere i ‘double degree’, ovvero l’acquisizione di due titoli di studio: uno rilasciato dal proprio ateneo e uno dall’ateneo partner estero. Un vantaggio davvero notevole anche dal punto di vista lavorativo basti pensare che secondo AlmaLaurea chi porta a termine questo tipo di percorso aumenta del 20 per cento le proprie possibilità di trovare un impiego nel settore, rispetto a chi invece ha completato il proprio percorso unicamente in Italia”.Pur avendo subito una flessione a causa della pandemia nell’anno accademico 2020/21, il numero delle mobilità, sia nell’ambito del programma Erasmus, sia del Piano di Mobilità di ateneo, è in netta risalita già nel 2021/2022. Per i programmiErasmus Studiole domande saranno entro il 21 maggio. PerErasmus tirocinio, progetto dell’Università di Catania, domande entro il 22 maggio. Per ilProgramma mobilità di Ateneola scadenza della seconda finestra è il 29 luglio.