Come ogni estate gli incendi aggrediscono la Sicilia, danneggiando il patrimonio naturale e non solo. Gli organici di forestali e vigili del fuoco, tuttavia, presentano sempre delle criticità. È la denuncia di Antonio David, operatore del settore e responsabile di ForestaliNews. “Gli oltre 15 mila operai forestali impegnati in attività rurali durante tutto l’anno nelle aree demaniali forestali della Sicilia svolgono compiti fondamentali come la manutenzione del bosco, la piantumazione e la costruzione di viali parafuoco”, ricorda David, sottolineando però che “il lavoro dei braccianti agricoli è una questione importante da non sottovalutare”, insieme al ritardo degli avviamenti al lavoro, “che spesso avvengono in periodi non consoni con la fase di prevenzione dei boschi, e in ritardo alla causa globale, motivata da problemi di organizzazione della Regione legati a stanziamenti di fondi e discussioni”.
Carenze di uomini e mezzi
“Una campagna di prevenzione corretta e tempestiva, già dai mesi di Marzo-Aprile, sarebbe essenziale per proteggere l’ambiente e il territorio, ma l’incapacità politica spesso porta a non completare i viali parafuoco a conseguenza di tutto ciò che assistiamo in questi giorni”, dice ancora il forestale, ricordando l’importanza delle figure dell’antincendio boschivo, “come le squadre di pronto intervento (Aspi), l’addetto guida autobotti e mezzi speciali (Agams) e l’addetto alla torretta di avvistamento incendi (Atai) che, svolgono ruoli cruciali nel contrastare gli incendi”. Il numero di operai forestali coinvolti è importante, ammette David, e tuttavia “l’età media di questi lavoratori è elevata, superando i 60 anni, e molti mezzi utilizzati sono obsoleti con oltre 30 anni di servizio”.
I numeri degli incendi
“Questi fattori incidono negativamente sull’efficienza durante gli incendi, e la mancanza di assunzioni di giovani contribuisce all’invecchiamento del personale”, conclude il responsabile di ForestaliNews. “Gli incendi dell’estate scorsa hanno causato ingenti danni alla Sicilia, bruciando 55 mila ettari di terreni, di cui ottomila boschi, con un costo stimato di 22 milioni di euro. Con il personale forestale e dei vigili del fuoco in diminuzione, sorge la preoccupazione sulla capacità di affrontare futuri incendi e proteggere il prezioso ambiente boschivo dell’isola”.