Lavoratori stranieri salvati dallo sfruttamento con Diagrammi Sud

Oltre800 lavoratori straniericoinvolti, 12 punti di accesso ai servizi (Pas) aperti e sette presidi mobili, 563 ore di mediazione linguistica e interculturale, 217 ore di formazione: sono alcuni numeri del progettoDiagrammi Sud Sicilia, concluso dopo due anni di attività. Un progetto finanziato dal Fondo sociale europeo, condotto da una serie di partner, con laFlai Cgil in Siciliacapofila, e rivolto a lavoratori stranieriagricoliregolari di cinque province. Già 164 persone hanno avviato un percorso diregolarizzazionee 25 hanno sporto anche denuncia di sfruttamento. Oggi, nella sede della Cgil regionale è stato presentato il bilancio delle attività. “Partendo dalla formazione linguistica- ha detto il segretario generale dellaFlai Cgil Sicilia,Tonino Russo– si è passati alla formazione professionale su attivitàconnesse all’agricoltura, concludendo il percorso conattività nelleaziende. Obiettivo èl’integrazionenel mercato del lavoro e nellasocietà. Sono state importanti – ha sottolineato – le sinergie che abbiano messo in campo trasindacatoeassociazionie ci auguriamo che laRegionecrei le condizioni per proseguire questa esperienza”. Con laRegionelaFlaiha peraltro già siglato unprotocolloper mettere in sinergia tutte le iniziative in campo per ilcontrastoallosfruttamentoalcaporalatoche colpiscono i lavoratori stranieri. Russo ha ricordato che “l’osservatorio PlacidoRizzottoha individuato in Sicilia 52 aree di sfruttamento del lavoro agricolo”. Oggi gli stranieri iscritti neglielenchianagrafici sono 25 mila e si stima quasi il doppio gliirregolari. “Il problema degli stranieri – ha detto DavideFiatti, segretario nazionaleFlai– è ampio. Riguarda il lavoro, ma anche quando il lavoro regolare c’è ci sono i problemi che riguardano  glialloggi, i trasporti, l’integrazione in genere. Per affrontarli è necessaria dunque unaretetra soggetti sociali e istituzionali. Il progettoDiagrammi– ha rilevato – ha avuto il merito di fareconsolidarei rapporti tra vari soggetti, creando sinergie”. “Diagrammi Sud”, in Sicilia “è andato ben oltre le previsioni e le aspettative – ha dettoIlariaChiapperino, del ConsorzioNova, uno dei partner – e il bilancio è più che positivo. Attraverso l’azione congiunta di tutti i partner – ha aggiunto – le attività  sono state puntate a chiudere la filiera,dall’emersioneall’inserimento socio-lavorativo”.  Per 200 migranti è arrivato il “bilanciodelle competenze”, per facilitarnel’inserimentodei lavoratori stranieri e prevenire lo sfruttamento. È presto per valutare le ricadute nel medio e lungo termine. “Va comunque considerato – ha osservato Russo – che   esperienze di questo tipo vanno incontro alle esigenze delle aziende, che lamentano carenza di manodopera e dimanodoperaqualificata”. Uno degli obiettivi del progetto  e del sindacato in generale riguarda  il lavoro agricolo di qualità. “È importante ed è una dette nostrerivendicazioni– ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, AlfioMannino– una riforma del mercato del lavoro che consental’incrociodella domanda e dell’offerta, nell’ambito di un sistema pubblico. Per tutte le altre questioni – ha sottolineato- è chiaro che  il sistema èfragilee occorrono scelte strutturali su temi come la casa e i trasporti, sui quali un grande contributo può venire da unaRegioneoggi inadempiente”.