Messina la città più rumorosa d’Italia: record di esposti dei cittadini nel 2020
Per ogni centomila abitanti a Messina, le segnalazioni di inquinamento acustico sono 184,5. Ovvero, il doppio della seconda città in Italia, Verbania, secondo i datiIstat aggiornati al 2020. Un primato che non è nuovo, dato che nel 2019 le segnalazioni erano comunque 161 per ogni centomila abitanti. E in quell’anno al secondo posto era presente Palermo, con 105 segnalazioni, scese nel 2020 a 42, che valgono comunque il quinto posto nazionale in questa classifica. Dove la media italiana a 14,4 segnalazioni nel 2020, e a 19,2 nel 2019. Messina, terza città siciliana con oltre 240 mila residenti, è prima in Italia anche in termini assoluti: sono state secondo Istat 415, contro le 269 di Palermo. Per fare un confronto Roma, con un indice di esposti di appena 5 ogni centomila abitanti, è ferma a 140 segnalazioni, mentre la seconda città d’Italia Milano ha ricevuto nel 2020 un numero totale di 242 esposti. La città dello Stretto vince anche la classifica dei casi di superamento effettivo dopo misurazioni a cura dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente (Arpa): con 14,7 casi di superamento dei limiti su 21 controlli effettuati. Si tratta di superamenti della soglia di “potenziale rischio” fissati in 65 decibel per il giorno e 55 per la notte come da Direttva Europea 2002/49/CE, e nella classifica nazionale dove Palermo ancora una volta segue il trend, con 10,4 controlli ogni centomila abitanti, ma con una percentuale di superamento dei limiti rilevata di 1,9 casi. Leggi anche –Palermo, nel 2020 traffico da primato mondiale. Il Comune: “Bene lo sharing” La spiegazione della “rumorosità” della città dello Stretto è fornita peraltro dalla stessa Arpa all’interno delPiano d’azione relativo alla gestione del rumore ambientale. Secondo i rilievo fatti dai tecnici “La popolazione esposta a livelli sonori superiori alle soglie di potenziale rischio risulta sicuramente significativa”. Le persone esposte a livelli oltre i 65 decibel durante il giorno “risultano circa il 40 degli abitanti dell’agglomerato (97700 persone su un totale di 242914)”, mentre quelle esposte a livelli oltre i 55 decibel notturni “sono circa il 44 per cento del totale (107100 persone su un totale di 242914)”, scrive Arpa Sicilia nel documento prodotto in collaborazione con l’amministrazione locale. A pesare, secondo le mappe di zonizzazione allegate, è quindi proprio il traffico stradale intenso lungo i raccordi autostradali e nelle zone portuali in prossimità degli imbarchi per la Calabria. Meno esposta è invece la zona di espansione residenziale Nord. Diversa invece la situazione per Palermo, dove a pesare è l’elevato livello di traffico cittadino, evidenziato anche dal “Global Traffic Scorecard” del portale specializzato Inrix che nel rapporto 2020 davaPalermo come una delle 25 città più congestionate al mondo. La situazione per le altre città siciliane sembra, secondo i dati Istat, meno allarmante, con nessun capoluogo che supera la media nazionale. Terza città siciliana, ma quarasettesima a livello italiano, per numero di segnalazioni di superamento della soglia di inquinamento è infatti Ragusa, con otto segnalazioni totali (11,1 ogni centomila abitanti), di cui due rilevate effettivamente. Segue al quarto posto siciliano, ma al settantasettesimo nazionale, Catania con 4,7 segnalazioni ogni 100 mila abitanti. In fondo alla classifica delle segnalazioni ci sono invece Caltanissetta (1,7 su centomila abitanti), e Siracusa (0,8), mentre per Agrigento, Enna e Trapani non risultano segnalazioni, esattamente come in altre nove città italiane. Un quadro a livello nazionale, con grafici e confronti sull’annualità 2020, è comunque disponibile sulsito di Openpolis.