Messina, scontro tra Regione e comune per chiusura negozi

Il comune di Messina vieta la vendita di prodotti “non alimentari”. Il provvedimento, firmato dal sindaco Cateno De Luca, avrà efficacia dal 15 gennaio. Ma la Regione siciliana, nella persona dell’assessore alla Salute Ruggero Razza, non ci sta, in quanto “al di fuori di ogni natura giuridica”. E ne chiede l’immediata cancellazione. De Luca, sulla propria pagina Facebook, ha così descritto la scelta. “”Con riferimento alle chiusure al pubblico che entrano in vigore da venerdì 15 gennaio precisiamo che il primo punto dell’articolo 11 dell’Ordinanza fa riferimento alle attività all’interno di ipermercati, supermercati, discount alimentari, mini mercati ed altri esercizi non specializzati di alimenti vari, per vietare la vendita al pubblico di prodotti diversi dai generi alimentari”, spiega il sindaco di Messina. Da venerdì 15 gennaio quindi all’interno degli ipermercati non potranno essere venduti quegli articoli, diversi dai generi alimentari come “lampadine, biancheria intima, ferramenta, piante, eccetera per i quali abbiamo disposto la sospensione dell’attività al pubblico”, scrive De Luca. Rimarranno quindi sempre aperti, anche dal 15 gennaio in poi, gli esercizi di vendita di generi alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabacchi e le edicole. “La crescita del contagio nella città di Messina preoccupa e, per questo motivo, da oggi è in vigore l’ordinanza del presidente Musumeci che aumenta le restrizioni e pone ai massimi livelli l’attenzione per arginare la diffusione della pandemia tra i cittadini messinesi”, ha scritto l’assessore Razza in una nota inviata alla stampa. “Non si può, invece, condividere il successivo provvedimento del sindaco peloritano che, a prescindere da ogni valutazione di natura giuridica, vieterebbe dal 15 gennaio le attività essenziali, a cominciare dalla vendita di generi alimentari. Si tratta, chiaramente, di limitazioni incompatibili con le primarie ed irrinunciabili esigenze di ordine sociale. Confidiamo pertanto in un provvedimento di rettifica”, ha concluso l’assessore regionale alla Salute. De Luca dal canto suo, sempre sulla propria pagina Facebook, ha annunciato una risposta in diretta Facebook, anticipando la polemica con una citazione di Leonardo Sciascia: “Uomini, mezzi uomini, ominicchi e quaquaracquà! L’assessore regionale alla sanità Ruggero Razza in quale categoria rientra?”.