Morti sul lavoro, per le statistiche Sicilia “meno grave”, ma sono 3 al mese

Morti sul lavoro: inSicilianove casi in tre mesi. InItaliasi contano, tra infortuni nel luogo di lavoro e in itinere, 191 vittime, cinque inmenorispetto a fine marzo 2023. Mentre diminuiscono gli infortuniinitinere, cioè lungo gli spostamenti verso il luogo di lavoro o al rientro, crescono invece le morti avvenute inoccasionedi lavoro: +2%. LaSicilia, con nove vittime nei primi tre mesi del 2024, vedediminuirel’incidenza dei casi rispetto alla popolazione occupata. L’Isola passa così dalla “zonaarancione” ad una meno grave, lagialla. L’indagine è stata elaborata dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e ambienteVegadi Mestre. In “zona rossa”, la piùappesantitadai casi mortali, si trovano Valle D’Aosta, Trentino-Alto Adige, Puglia, Calabria, Sardegna e Umbria. Preoccupano, infine, le denunce che riguardano gliover65e, come accade negli ultimi anni, quelle che raccontano l’emergenza tra i lavoratoristranieri. Leggi anche –Operai morti a Casteldaccia, è “uno schema che si ripete” Leggi anche –Catania peggiore in Sicilia per infortuni sul lavoro. Le proposte di Cisl A finire in zonarossaa marzo 2024 con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 6,4mortisul lavoro ogni milione di lavoratori) sono: Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Puglia, Calabria, Sardegna e Umbria. In zonaarancione: Campania, Emilia-Romagna e Toscana. In zonagialla: Sicilia, Liguria, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia e Piemonte. In zonabianca: Lazio, Abruzzo, Marche, Veneto, Basilicata e Molise. Anche nelprimotrimestredell’anno l’Osservatorio mestrino elabora l’identikit dei lavoratori più arischioper fascia d’età. E lo fa sempre attraverso leincidenzedi mortalità (per milione di occupati). Un dato, quest’ultimo, che continua ad essere ancorapreoccupantetra i lavoratori piùanziani. Infatti l’incidenza più elevata si registra proprio nella fascia dei lavoratoriultrasessantacinquenni(21,5), seguita dalla fascia di lavoratori compresi tra i 55 e i 64 anni (10,6). Leggi anche –Sicurezza sul lavoro, nel 2023 a Catania meno 28% di infortuni mortali. Glistranierideceduti in occasione di lavoro nel mese di marzo sono 37 su un totale di 151. Con un rischio di morte sul lavoro che risulta esserequasitriplorispetto agli italiani. Infatti, gli stranieri registrano 15,6 morti ognimilionedi occupati, contro i 5,4 degli italiani che perdono la vita durante il lavoro. Ancora allaLombardiava la maglia nera per il maggior numero di vittime in occasione di lavoro (28). Seguono: Puglia (15), Emilia-Romagna (14), Campania (12), Lazio e Toscana (11), Piemonte (10), Trentino-Alto Adige e Sicilia (9), Calabria (6), Veneto e Sardegna (5), Liguria (4), Umbria e Friuli-Venezia Giulia (3), Valle d’Aosta, Abruzzo e Marche (2).BasilicataeMolisenon registrano vittime nel primo trimestre 2024. Leggi anche –In Sicilia gli infortuni sul lavoro sono in calo del 31% Alla fine del primo trimestre del 2024 è ancora il settore delleCostruzionia far rilevare il maggior numero didecessiin occasione di lavoro: sono 25. Seguito dalle AttivitàManifatturiere(19), daTrasportie Magazzinaggio (13) e dalCommercio(10). La fascia d’età numericamente più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quellatra i 55 e i 64 anni(54 su un totale di 151). Ledonneche hanno perso la vita in occasione di lavoro a marzo 2024 sono 10, mentre 6 hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro. Glistranierideceduti in occasione di lavoro sono 37, mentre sono 13 quelli deceduti a causa di uninfortunioin itinere. Ilmercoledìrisulta essere il giorno più luttuoso della settimana, ovvero quello in cui si sono verificati più infortuni mortali nel primo trimestre dell’anno (21,2%). Leggi anche –Lavoro, il precariato aumenta i rischi d’infortunio. Nel 2022 tre morti al giorno Le denunce diinfortuniototali crescono dello 0,4% rispetto a marzo 2023. Erano, infatti, 144.586 a fine marzo 2023, nel 2024 sono passate a 145.130. Anche a fine marzo del 2024 il più elevato numero didenuncetotali arriva dalle Attività Manifatturiere (16.371). Seguono:Sanità(7.701), Costruzioni (7.627), Trasporto e Magazzinaggio (6.986) e Commercio (6.943). Le denunce di infortunio dellelavoratricia marzo 2024 sono state 52.915, quelle dei colleghi uomini 92.215. Le denunce di infortunio inoccasionedi lavoro (esclusi dunque gli infortuni initinere) sono state 124.319 a fine marzo 2024: 42.449 sono le donne e 81.870 gli uomini. Le denunce di infortunio inoccasionedi lavoro degli italiani sono 100.440, mentre degli stranieri sono 23.879.