Nella piccola Lipari i turisti devono fare 26 km per la strada provinciale chiusa

Lipari, nelleEolie, è una piccola isola. Ma percorrerla tutta richiede comunqueun giro di circa 26 chilometri. Lo si fa tramite due strade provinciali,la 179 e la 180. Proprio sulla Sp 180 i responsabili dell’ex Provincia, oggi Città Metropolitana di Messina, per problemi di stabilità, hanno vietato il transito dei mezzi, autorizzandolo solo ai residenti della zona, lapiccola frazione di Acquacalda. Chiunque abiti al di fuori dell’area, e naturalmente la moltitudine dituristinon residenti a Lipari, per raggiungere le spiagge delle frazioni dovrà transitare nell’altro senso sulla strada provinciale che fa il periplo dell’isola,patrimonio Unescoe meta gettonata delle vacanze. Leggi anche –I compiti delle “inutili” Province: anche la cura delle strade contro il maltempo L’ultima ordinanza in merito alla chiusura ai non residenti dellaIII Direzione Viabilità Metropolitana è datata 11 gennaio 2024. Da allora la ex Provincianon ha disposto interventi immediati di manutenzione e consolidamentosulle strutture viarie sospette, dimenticando il diritto di accesso di tutti gli altri cittadini italiani e non che questa estate arriveranno alle Eolie. E cheverosimilmente non rispetteranno il divietoa meno che l’ex provincia decida di piazzare ogni giorno sul luogo, 24 ore su 24, un poliziotto addetto al controllo dei documenti, come se ci fosse una dogana. La provinciale teatro di questa vicenda si trovain prossimità delle ex cave di Pomicedella frazione di Porticello di Lipari che sono servite dadue piccoli viadotti che in passato, per la precisionesino al 2007, anno di sequestro della cava per presunte violazioni alla normativa sulle estrazioni,erano stati sempre manutenutati dai tecnici della fabbrica. Ma una volta chiusa l’attività raramente ci si sarebbe occupati della manutenzione dei due ponti. Leggi anche –Rinnovo Province, riforma bocciata. Ipotesi di elezioni di secondo livello Laprima avvisagliache qualcosa non andava arrivauna decina di annifa quandola Città metropolitana  dispone la viabilità ad una unica corsia sulle due rampe, per evitare che possa verificarsi un cedimento al passaggio contemporaneo di due mezzi soprattutto pesanti, come i tanti pullman che trasportano in particolare turisti in giro per l’isola. Passano altri anni ma nessun intervento risolutivo viene effettuato. Un mese fa la Città metropolitana di Messina manda nuovamente i propri tecnici e dall’oggi al domani,il 9 gennaio, emette l’ordinanza numero 2-2024 di chiusura al transitodel ponte Pietra liscia e del ponte Porticello in località Campo bianco “a causa delle precipitazioni del 6 e 7 gennaio scorsi che hanno ulteriormente compromesso la stabilità delle due rampe”. Leggi anche –Anci Sicilia, elezioni di secondo livello per le ex Province. “Voragine” sui rifiuti IlComune di Liparie il responsabile della Protezione civile, colti di sorpresa, inviano alla Città metropolitana, lo stesso giorno di chiusura dell’arteria, un documento in cui si evidenzia l’importanza strategica dellaSp 180 quale via di fuga in caso di forti mareggiate o per il soccorso di persone malate, chiedendo la variazione della ordinanza per consentire iltransito alternato ai residentiche di fatto in caso di emergenza si troverebbero materialmente senza alcuna via di fuga. Leggi anche –Strade provinciali siciliane, aggiudicato accordo quadro da 63 milioni Dopo le contestazioni del Comune,la Città Metropolitana emette una nuova ordinanza, la numero 3-2024, inviata anche all’Ufficio territoriale del governo, alla questura di Messina, alla compagnia carabinieri di Milazzo e alla stazione di Lipari, con la quale conferma la chiusura al transito della strada provinciale 180 “ad eccezione dei residenti della frazione di Acquacalda, dei pulmini del servizio di trasporto pubblico con pieno carico inferiore alle 3,5 tonnellate e dei mezzi di soccorso” disponendo inoltre che “l’esecuzione del continuo monitoraggio del pendio, da parte dei servizi tecnici del Comune di Lipari che provvederanno all’immediata chiusura della strada, anche con ordinanza di Protezione civile, qualora l’evoluzione del dissesto possa essere causa di potenziale instabilità delle infrastrutture”. La Città metropolitana avvisa inoltre che “i contravventori delle disposizioni(leggasituristi)saranno puniti a norma di legge“. Si è trovata la soluzione di ridurre il numero di auto che transitano dai ponti come garanzia di presunta sicurezza. Leggi anche –Bici vietate tra Acireale e Riposto. “Pericolo? La Statale è molto peggio” IlComunea questo punto ha messo al lavoro ilsuo ufficio tecnicoche pochi giorni dopo il provvedimento ha stilato un progetto preliminare per realizzare a monteuna bretella alternativa, per un costo di 500 mila euro, che ha inviato alla Città metropolitana. Sembra che al più presto sulla vicenda, chericorda molto quanto accaduto tra Acireale e Riposto per la Sp2 frequentatissima dai ciclisti,dovrebbe tenersi una riunione.