L’aeroporto di Catania come “hub del Mediterraneo” entro il 2030: è questo il progetto di Enac per lo scalo internazionale etneo. E per realizzare l’ampliamento, che porterà la capacità a 15 milioni di passeggeri, è necessaria una pista più lunga per consentire l’atterraggio di aerei di maggiori dimensioni. L’operazione fa parte del “master plan” della società di gestione dell’aeroporto Sac approvato da Enac, e oggi annuncia l’assessore alle Infrastrutture regionale uscente Marco Falcone è arrivata la delibera che consentirà a Rete ferroviaria italiana (Rfi) di bandire le gare per interrare i binari che impediscono la realizzazione della nuova pista. Il costo dell’operazione, che come specificato da Sac non è un “allungamento” dell’attuale pista ma la realizzazione di una nuova, sarà di circa 300 milioni di euro.
La nuova pista misurerà 3,1 chilometri
“Nei nostri cinque anni alle Infrastrutture abbiamo impresso una svolta, largamente riconosciuta ed apprezzata da tutti, all’intero mondo dei Lavori pubblici in Sicilia. Nell’ultima giunta della legislatura regionale abbiamo dato il via a un’opera che ben incarna tale significativa inversione di tendenza: approvato infatti il progetto da oltre 300 milioni per allungare la pista dell’Aeroporto di Catania, interrando un tratto della ferrovia Catania-Siracusa. Si parlava di questo intervento da almeno vent’anni, e finalmente adesso Rfi potrà indire l’appalto”. Queste le parole dell’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone rendendo nota la delibera di apprezzamento della giunta regionale siciliana uscente relativa al progetto di interramento della tratta Acquicella-Bicocca e di allungamento della pista dell’Aeroporto di Catania. L’interramento di tale segmento della ferrovia Catania-Siracusa è indispensabile per consentire alla pista di Fontanarossa di passare dagli attuali 2436 metri a 3100 metri. Sarà così possibile l’atterraggio di aerei di dimensioni maggiori rispetto alle odierne possibilità, aprendo l’aeroporto etneo al grande mercato dei voli intercontinentali.
Le ricadute positive sul territorio
“Sono evidenti – prosegue l’assessore alle Infrastrutture Falcone – le ricadute che quest’opera avrà per lo sviluppo dei traffici intorno a uno dei più importanti aeroporti d’Italia. Già nel 2021, peraltro, avevamo collegato lo scalo alla ferrovia per la prima volta nella storia, costruendo la stazione Fontanarossa che invitiamo tutti ad utilizzare, evitando l’auto e scegliendo il treno per andare in aeroporto. Oggi – sottolinea Falcone – diamo seguito a un progetto decisivo, capace di connettere Fontanarossa e i siciliani al mondo intero, concretizzando una chiara accelerazione all’iter dell’interramento che, purtroppo, era andato a rallentatore. A opere così confidiamo ne seguano altre ancora più strategiche, come quel Ponte sullo Stretto che il Governo di Giorgia Meloni potrà finalmente rendere realtà, col sostegno del nuovo governo del presidente Renato Schifani”, conclude l’assessore Falcone.
Il “Nodo Catania” delle ferrovie
L’interramento della ferrovia rientra nel grande ammodernamento del Nodo di Catania, snodo del corridoio numero 5 Helsinki-La Valletta della Rete Ten-t, e prevede uno stanziamento di ben 330 milioni di euro fra fondi Pnrr (95 milioni) e Fsc 2014/2020 (235 milioni). Prevista anche la costruzione di una pista di rullaggio, l’allargamento delle banchine della Fermata Fontanarossa e la realizzazione della bretella Palermo-Siracusa per meglio collegare la futura stazione di Bicocca alla linea per Palermo.