Per il 2021, nel commercio siciliano emergono segnali evidenti di ripresa, dopo i duri colpi subiti nel corso della crisi: si registra infatti un forte rimbalzo delle iscrizioni su base annua (più 67 per cento), quasi fisiologico visto i livelli minimi toccati nel 2020, ma si evidenzia anche un calo delle cessazioni, che registrano un – 16 per cento rispetto all’anno precedente. Riprende così il percorso di recupero dei livelli di attività, che dopo la scalata nell’estate 2020 aveva subito una battuta d’arresto per l’arrivo della seconda e, successivamente, terza, ondata di contagi. La crescita appare più intensa in alcuni settori, particolarmente quelli maggiormente colpiti dagli effetti dell’emergenza sanitaria.
Segnali di ripresa incoraggianti
“Nel commercio siciliano i segnali di ripresa sono finalmente incoraggianti, anche in quei settori dove le cicatrici lasciate dalla crisi rimangono evidenti – commenta Salvo Politino, Presidente di Assoesercenti Sicilia – Unimpresa –. La fiducia degli imprenditori mostra la volontà di ripartire, ma è importante che non si torni indietro nel percorso di normalizzazione della situazione sanitaria ed economica”. Complessivamente sono 24.642 le imprese nate nel 2021, con un tasso di crescita di oltre il 10 per cento rispetto al 2020 e con un calo delle cessazioni di oltre il 19 per cento (15.130 cessazioni nel 2021 a fronte di 18.834 del 2020). Tutto ciò ha determinato nel 2021 un saldo positivo di 9.512 imprese. “Nonostante gli effetti della pandemia – aggiunge il Presidente Politino – la voglia di fare impresa in Sicilia rimane e la crescita di diversi settori rappresenta un segnale importante. Dobbiamo continuare a lavorare a fianco delle imprese per fare crescere la loro competitività”.
Bene anche turismo ed edilizia
A guadagnare terreno, oltre al commercio che registra un saldo positivo di 674 unità, tra iscrizioni e cessazioni, sono stati i settori legati al turismo, con un saldo positivo di 223 unità e una crescita delle iscrizioni rispetto al 2020 di oltre il 118 per cento, all’edilizia con un saldo positivo di 1.553 unità e una crescita delle iscrizioni di oltre il 65 per cento rispetto al 2020, ai trasporti con un saldo positivo di 46 unità e una crescita delle iscrizioni di oltre il 266 per cento rispetto al 2020. Segnali se non positivi, quantomeno incoraggianti, vengono dall’industria che, pur chiudendo il 2021 con un saldo negativo (-16 unità) fa registrare una crescita delle iscrizioni di oltre il 94 per cento rispetto al 2020, con un aumento delle cessazioni di oltre il 12 per cento. Sorprende il dato delle agenzie di viaggio che, nonostante la pandemia, segna in Sicilia nel 2021 un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni di 13 unità e un tasso di crescita di oltre il 148 per cento rispetto al 2020.
I dati nelle province siciliane
Guardando alla geografia delle imprese siciliane, tutte le province registrano nel 2021 un saldo positivo tra natalità e mortalità delle imprese. Per numero di nuove imprese iscritte nel 2021 con un tasso di oltre il 23 per cento, Catania si colloca al primo posto, seguita da Palermo con oltre il 21 per cento, Messina con oltre l’11 per cento e Trapani con oltre il 10 per cento. A seguire tutte le altre province. Tra i settori nel commercio la provincia che registra il più alto tasso di iscrizione rispetto al 2020 è Palermo con oltre il 97 per cento, seguita da Messina con oltre il 93 per cento e Caltanissetta con oltre l’81 per cento. A seguire tutte le altre province.
Per il turismo Messina si colloca al primo posto con un tasso di crescita delle iscrizioni del 2021 di oltre il 183 per cento rispetto al 2020, seguita da Trapani con oltre il 164 per cento, Palermo con oltre il 156 per cento, Catania con oltre il 131 per cento e Ragusa con oltre il 116 per cento.
Nel settore dei trasporti e dell’edilizia primato assoluto per Caltanissetta, che registra un tasso di crescita delle iscrizioni rispetto al 2020 rispettivamente di oltre il 2.371 per cento e di oltre il 110 per cento.