La Cgil è stata ammessa come parte civile al processo contro i mandanti e gli esecutori materiali dell’assassinio di Adnan Siddique, trentaduenne pakistano ucciso a coltellate un anno fa per avere difeso i braccianti dai caporali. La decisione, di cui dà notizia il sindacato, è stata presa dalla Corte di assise di Caltanissetta presieduta da Roberta Serio.
“Potenziare gli organi di controllo”
“Viene confermato – dicono Ignazio Giudice, segretario organizzativo Cgil Sicilia e segretario della Cgil di Caltanissetta, Tonino Russo, segretario generale della Flai Sicilia e Beppe Randazzo, segretario della Flai provinciale – il valore, non solo sociale, della nostra scelta. Ne siamo orgogliosi. La nostra organizzazione continuerà a lottare contro lo sfruttamento e per i diritti dei lavoratori – aggiungono- perché l’odioso fenomeno del caporalato venga estirpato. Crimini efferati come questo, contro un lavoratore, contro uno di noi, vanno perseguiti – concludono- ma chi ha in mano le leve dell’azione politica deve darsi da fare per l’affermazione della legalità, cominciando col potenziamento degli organi di controllo, oggi insufficienti”.