“È venuto il momento di non procedere più con interventi singoli e slegati tra loro, ma che le diverse progettualità in corso da parte del Comune di Palermo e gli interventi dei privati in quell’area debbano agire in maniera strategica e simultanea in modo da amplificare gli impatti che producono al fine di rivitalizzare una porzione importante del centro storico di Palermo, per poter poi estendere metodo e risultati ad altre parti del centro storico”. Lo ha dichiarato l’assessore alla rigenerazione urbana, Maurizio Carta, dopo il tavolo tecnico che si è svolto alcuni giorni fa per coordinare le azioni dell’ufficio centro storico e rigenerazione urbana, dello sportello autonomo concessioni edilizie, dell’ufficio pianificazione strategica, e per agire in sinergia con gli uffici delle attività sociali, con la Polizia Municipale, con la RAP, l’Amg e l’Amat per affrontare in maniera sistematica tutte le azioni volte alla rigenerazione, qualità, sicurezza, coesione e sviluppo dei quartieri della Kalsa e della Magione.
La riqualificazione diventa prevenzione del crimine
“Anche le notizie sui fenomeni di criminalità nel centro storico e la loro trattazione con il prefetto in Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica hanno indirizzato verso la necessità di agire in maniera sinergica sulla riqualificazione dello spazio urbano, sulla riattivazione di attività commerciali, sulla dotazione di servizi e su una maggiore presenza di presidi di pulizia, controllo e cura”, ha dichiarato Carta, che ha spiegato come si sia deciso di partire dall’area Kalsa-Magione “perché in quest’area si concentrano già alcune importanti centralità urbane (lo Spasimo, l’Oratorio di San Mattia, Palazzo Butera, lo Steri, il Teatro Garibaldi, l’Oratorio dei Bianchi) e a breve verranno restaurati e destinati a importanti funzioni sociali e culturali l’ex Convento delle Artigianelle e l’ex Collegio della Sapienza, accompagnati da un corposo intervento sulla riqualificazione degli spazi pubblici e delle strade limitrofe (con finanziamento di fondi CIS) nonché dalla riqualificazione delle mura delle cattive e del parco del Foro Italico, insieme all’Autorità Portuale, e da interventi per il miglioramento delle aree per lo sport o la convivialità”.
Il “tavolo” sarà esteso ad altri soggetti
A questi interventi pubblici si affiancano alcuni importanti interventi privati in corso di redazione, a partire dalla disponibilità operativa dell’Ance di completare il recupero di Palazzo Forcella-De Seta insieme al restauro di Porta dei Greci. Anche il restauro in itinere di Palazzo Piraino, come estensione del progetto culturale di Palazzo Butera, è un importante azione per le sue caratteristiche di centro internazionale di formazione culturale e di promozione delle imprese artigianali e creative. “Dalla riunione è emersa la strategia di rendere integrati tutti questi interventi – ha sottolineato l’assessore – in modo che collaborino a vicenda a produrre i migliori impatti sul rilancio economico, sociale e culturale dell’area, concorrendo al potenziamento della qualità dello spazio pubblico, all’attrattività delle funzioni, alla sicurezza dell’area, alla coesione sociale e alle politiche di genere e giovanili, nonché alla sua igiene urbana e alla manutenzione costante. Anche il governo e il controllo delle attività produttive e della concessione del suolo pubblico potranno essere meglio esercitati attraverso un’azione congiunta e sistemica, evitando che le attività commerciali siano vissute come un problema invece che come una opportunità”. Nei prossimi giorni il tavolo sarà formalmente esteso ai principali soggetti pubblici e privati che gravitano sull’area.