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Occupazione in crescita in Italia: a marzo 22 mila lavoratori in più

Lavoro, Istat diffonde i dati al 31 marzo 2023. E sono positivi: la disoccupazione arriva al 7,8 per cento, mentre i cittadini occupati sono 23 milioni e 349 mila, l'1,3 per cento in più di un anno fa

Gli occupati in Italia arrivano a quota 23 milioni e 349 mila a marzo 2023. Lo comunica Istat nel suo ultimo documento statistico. I dati, per quanto provvisori, segnano un tasso di occupazione della popolazione al 60,9 per cento, stabile rispetto a febbraio ma con un più 0,9 per cento rispetto a marzo 2022. In termini assoluti significa 297 mila lavoratori in più rispetto a un anno fa, una crescita del l’1,3 per cento.

Aumentano i lavoratori, calano gli inattivi

Istat sottolinea “l’aumento dei dipendenti permanenti e degli autonomi e a fronte di una diminuzione dei dipendenti a termine” come “causa” del positivo balzo dei lavoratori. Un effetto effetto che si nota anche sul tasso di disoccupazione, sceso a marzo al 7,8 per cento. La variazione congiunturale rispetto a febbraio è del meno 0,1 per cento, mentre più significativa è quella congiunturale su marzo 2022, pari al meno 0,5 per cento. L’Istituto di statistica sottolinea però le marcate differenze tra uomini e donne. Su base annua, uomini e donne mostrano una crescita dell’occupazione (più 1,1 punti per gli uomini e più 0,6 per le donne) che si associa al calo della disoccupazione (meno 0,7 e meno 0,1 punti percentuali). Cala invece per entrambi il tasso di inattività, precisamente di meno 0,6 punti percentuali su base annua, mentre in termini numerici la percentuale di popolazione inattiva è del meno 2,2 per cento, ovvero 281 mila tra uomini e donne.

I dati del primo trimestre 2023

Confrontando il primo trimestre 2023 con quello precedente, si registra un incremento del numero di occupati (più 0,4 per cento, pari a più 90mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa. Il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 0,9 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (più 0,5 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa all’aumento delle persone in cerca di lavoro (più 0,6 per cento, 12mila unità) e alla diminuzione degli inattivi (meno 1,0, 125mila unità). Ma su base annuale, rispetto a marzo 2022, il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (meno 5,1 per cento, pari a meno 106mila unità).

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Leandro Perrotta
Leandro Perrotta
Catanese, mai lasciata la vista dell'Etna dal 1984. Dal 2006 scrivo della cronaca cittadina. Sono presidente del Comitato Librino attivo, nella città satellite dove sono cresciuto.

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