Pasta alla Norma Patrimonio Unesco. La proposta parte da Catania

Pasta, pomodoro, melanzane fritte in olio extravergine di oliva, ricotta salata e un ciuffo di basilico: chi non conosce gli ingredienti della “Pasta alla Norma” alzi la mano, anzi la forchetta. Uno dei piatti orgoglio della Sicilia e di Catania in particolare potrebbe diventare patrimonio dell’umanità Unesco. Questo almeno è l’obiettivo che si è dato la Fipe-Confcommercio di Catania. Spiega il presidente regionale dell’organizzazione dei commercianti siciliani Dario Pistorio: “La pasta alla Norma è diventato il piatto più apprezzato del nostra terra e ha fatto sì che la Sicilia diventasse una delle mete più visitate nell’area del mediterraneo, dove il legame fra cibo e luogo è forte, dove le tradizioni culturali e gastronomiche tramandate da generazioni sono rimaste legate al territorio in maniera indelebile. E il visitatore scopre la nostra terra anche attraverso i gusti e i sapori della sua cucina, scopre le contaminazioni che i popoli hanno lasciato nel tempo e che ora caratterizzano la nostra isola”. Non è chiaro come sia nata la ricetta e neanche come sia nato il nome di questa ormai famosissima pietanza. È evidente l’omaggio al compositore catanese Vincenzo Bellini e alla sua celebre opera, e secondo alcuni sarebbe stato proprio il musicista a inventare ricetta insieme a un amico cuoco, mentre secondo altri il nome sarebbe nato in seguito a una esclamazione del popolare commediografo Nino Martoglio, vissuto tra fine ‘800 e inizi ‘900. Altri ancora hanno avanzato teorie diverse più o meno plausibili, ma di certo c’è che il piatto è indiscutibilmente legato alla città di Catania. Il valore del territorio viene sottolineato anche da Giovanni Trimboli, presidente dei ristoratori della Fipe (federazione italiana pubblici esercizi) di Catania: “Abbiamo bisogno di fare sistema attorno ad un marchio di qualità che alzi il livello della conoscenza della nostra ristorazione anche all’estero – dice Trimboli – e dia valore all’impegno degli imprenditori e delle tante maestranze, chef e cuochi, che operano nelle nostre cucine. Tutto questo potrebbe essere un buon veicolo per dare più visibilità alle tipicità della nostra filiera gastronomica. Per questo i ristoratori di Fipe Confcommercio hanno deciso di fare sistema attorno all’iniziativa per valorizzare il piatto della Norma come simbolo della tradizione, con l’obiettivo che venga riconosciuto dall’Unesco come patrimonio  gastronomico della cucina siciliana da preservare”. “Il piatto – continua Giovanni Trimboli – è così radicato nella cultura siciliana che da anni è stata istituita la Giornata Nazionale della Pasta alla Norma che si festeggia il 23 settembre. Quest’anno, pandemia permettendo, insieme ai cuochi etnei della FIC (federazione italiana cuochi) stiamo programmando una giornata celebrativa itinerante presso i ristoranti e per le vie della città di Catania e dei paesi della provincia. Una festa di tutti dove la cultura, l’enogastronomia, l’arte, possano coinvolgere tutto il tessuto produttivo dell’accoglienza e della ricettività”.