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Pesche di Delia, la nuova Igp siciliana. Toccasana per l’economia nissena

Succosa, consistente, dal sapore intenso e con un disciplinare che comprende 41 varietà: a polpa gialla, bianca e le nettarine a polpa gialla. Dallo scorso gennaio il riconoscimento dell'alta qualità. Il prezzo potrà aumentare anche di 20 centesimi

Succosa, consistente, dal sapore intenso. La pesca di Delia è Igp. Il 18 gennaio è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il decreto di riconoscimento del marchio di qualità. È l’ultimo atto di un iter iniziato a fine 2013. Trascorsi 90 giorni, il marchio Igp sarà una realtà e si darà il via alla seconda fase: la costituzione del consorzio di tutela ed il lancio commerciale della nuova Igp del territorio nisseno. “Si apre una stagione nuova per questo territorio” spiega il direttore di Coldiretti Caltanissetta, Massimo Primavera. “Con l’Igp tutto può cambiare. Abbiamo dato ai produttori una Ferrari, ora tocca a loro guidarla. Devono saperlo utilizzare al meglio”, aggiunge il sindaco di Delia, Gianfilippo Bancheri.

I numeri

Duemilacinquanta ettari coltivati a pesche, una produzione di circa 400 quintali per ettaro, un prezzo di vendita che oggi si attesta su 50-60 centesimi al chilo ed un volume d’affari netto che supera i 45 milioni. Sono questi i numeri della grande produzione di pesche del vasto hinterland della piccola cittadina nissena, 4300 anime che vivono in una delle zone più fertili della Sicilia. L’area di produzione comprende, oltre al territorio di Delia, anche i comuni di Serradifalco, Caltanissetta, Sommatino, Riesi, Mazzarino e Butera. Ci sono anche alcuni comuni agrigentini: Naro, Ravanusa, Canicattì, Campobello di Licata e Castrofilippo.

Igp, un percorso di sette anni

Si parla di Igp già dal 2008, ma la spinta decisiva arriva alla fine del 2013, sostenuta dal Comune. L’iniziativa è del sindaco Gianfilippo Bancheri e dell’assessore all’Agricoltura Antonio Gallo. Nasce un’associazione promotrice: ne fanno parte le organizzazioni agricole (Coldiretti, Cia, Confagricoltura) e 17 aziende rappresentative del territorio. All’inizio del 2014 si avvia l’iter con la presentazione dell’istanza alla Regione siciliana: quattro anni dopo arriva il nulla osta che consente di proseguire il percorso presso il Ministero delle Politiche agricole. A marzo 2019 si tiene l’adunanza pubblica ed un mese dopo la proposta ed il disciplinare possono finalmente approdare a Bruxelles, al tavolo dell’Unione Europea. Nel 2021 la comunicazione ufficiale. “Abbiamo raggiunto un risultato importante – racconta Bancheri – la nostra economia ruota attorno alla pesca. Il clima, il terreno particolarmente vocate, le tecniche di coltivazione sono l’arma in più. Qui ci sono tante aziende agricole e un indotto importante che può far crescere ancora l’economia”.

Nel disciplinare 41 varietà

Nel disciplinare sono inserite 41 varietà di pesche, alcune derivate da sperimentazioni recenti, altre più antiche. Ci sono le pesche a polpa gialla o bianca, le nettarine a polpa gialla. Ci sono le precoci, le medie e le cosiddette “tardive”. Le precoci vanno a produzione dal 25 maggio al 15 ed hanno un tenore zuccherino di almeno 11,5 gradi brix. Le medie maturano dal 16 luglio al 20 agosto ed hanno un tenore zuccherino di almeno 12 gradi brix; dal 21 agosto al 10 ottobre si producono le pesche tardive, dolci come le medie. I frutti hanno un calibro minimo di 61 mm per le precoci, 67 mm per le medie e le tardive. Non si esclude che in futuro potranno essere ammesse altre varietà, ma vanno rispettate le caratteristiche peculiari previste dal disciplinare. Il titolare per eventuale autorizzazione è il ministero delle Politiche Agricole.

Confezionamento solo nel territorio

Oltre che per la produzione, il disciplinare mette un paletto anche per il confezionamento della Pesca di Delia Igp. Deve avvenire solo nell’area di produzione. Inoltre, è prevista l’iscrizione dei produttori e dei confezionatori negli elenchi gestiti dalla struttura di controllo. “Questo eviterà – spiega l’assessore all’Agricoltura di Delia Antonio Gallo – che prodotto proveniente da altre zone venga spacciato come pesca di Delia”. La pesca di Delia ha uno standard qualitativo elevato, è un frutto consistente, con una vita di scaffale di 10 giorni. Oggi arriva nei mercati di destinazione in 48 ore. “Con l’ottenimento dell’Igp potremo raggiungere anche altri mercati europei. Le relazioni di alcuni centri agroalimentari (Roma, Bologna, Milano, Cesena, Verona) attestano che il prezzo di vendita netto potrà aumentare di 20 centesimi, raggiungendo i 70-80”, aggiunge Gallo.

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