Pnrr, a Catania 80 milioni. Cgil, Spi, Fillea e Sunia chiedono un confronto
A proposito degli oltre 80 milioni di euro destinati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) alla rigenerazione urbana per Catania e provincia, la Cgil etnea unitamente allo Spi e alla Fillea Cgil, e al Sunia provinciali, si dichiarano “convinti che queste somme rappresentino un’opportunità straordinaria per i territori caratterizzati da una deprivazione economica e sociale ulteriormente acuita dalla pandemia. Se somme così cospicue saranno ben utilizzate, potranno avere un grande impatto positivo sull’occupazione non solo edile, contro il degrado urbanistico e la marginalità sociale, migliorando le condizioni del vivere e dell’abitare di chi è in condizioni di disagio”. Per questo i sindacati chiedono “un immediato confronto tra le amministrazioni locali, le parti sociali e le associazioni e i comitati che rappresentano i cittadini e i destinatari degli interventi di rigenerazione, sia perché occorre conoscere il merito degli interventi proposti, sia perché nessun intervento di rigenerazione urbana può prescindere dal pieno coinvolgimento degli attori sociali e degli stessi destinatari dell’intervento”. In sostanza Cgil Catania, Spi e Fillea Cgil, e Sunia, riconoscono alle amministrazioni locali di “aver colto con tempestività l’occasione e aver presentato progetti degni del finanziamento”, ma è anche necessario un “confronto costruttivo che insieme alle partecipazione potranno di certo consentire un monitoraggio sociale e potenziare gli effetti degli interventi e garantirne l’efficacia”.