fbpx

Politiche abitative a Catania, Sicet chiede un assessorato “specifico”

La richiesta, spiegano dal sindacato, è dettata "dall'emergenza abitativa che investe sia le famiglie disagiate e sia, come ancor più evidente da alcune settimane, gli studenti fuori sede"

“Un assessorato comunale con delega specifica per la Casa e una dotazione di fondi ad hoc; riqualificare e riconvertire gli edifici pubblici dismessi al servizio dell’edilizia popolare; utilizzare i fondi del Pnrr per risanare gli alloggi popolari; sospendere l’Imu per i proprietari che affittano a canone concordato, con contratto debitamente registrato, gli immobili agli studenti fuori sede”. Sono le proposte avanzate al neo sindaco di Catania, Enrico Trantino, dal Sicet provinciale, il sindacato casa e territorio promosso dalla Cisl, per voce del responsabile Francesco Laudani, che prende spunto dall’emergenza abitativa che investe sia le famiglie disagiate e sia, come ancor più evidente da alcune settimane, gli studenti fuori sede.

Le richieste del sindacato

“Come Sicet di Catania”, spiega Laudani, “apprezziamo il percorso avviato dal nuovo sindaco Trantino al confronto con le parti sociali, e rinnoviamo, altresì, l’esigenza di mettere in campo anche le nostre proposte, continuando con il metodo concertativo con i corpi intermedi e le altre istituzioni interessate e dal poter disporre di un censimento aggiornato degli immobili di proprietà dello Iacp e del Comune. Le condizioni abitative dei quartieri popolari catanesi sono drammatiche”, prosegue, “le occupazioni abusive che devono essere sanate necessariamente, atteso che vi abitano in molti casi famiglie da svariati anni, rendono prioritario un intervento legislativo ed economico da parte sia della Regione Siciliana sia della futura amministrazione comunale”.

Famiglie senza residenza

“Gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, situati in buona parte nei quartieri periferici della città”, argomenta il responsabile del Sicet etneo, “sono spesso fatiscenti; evidenziano carenze di manutenzione; non di rado sono privi persino di rete fognaria, in un contesto di degrado complessivo che determina di conseguenza condizioni abitative assai problematiche e, non ultimo, pesanti ricadute sul piano sociale”. Secondo il Sicet “interi nuclei familiari risultano senza residenza anagrafica, molti ragazzi in età scolare disertano la scuola (a Catania si toccano i livelli più alti d’Italia d’abbandono scolastico) finendo con l’essere reclutati dalla criminalità. Le periferie urbane diventano ‘periferie esistenziali'”.

Lotta all’evasione

“Siamo convinti”, conclude Laudani, “che attraverso il dialogo sociale si possa raggiungere quell’importante “patto di comunità” per far prevalere la corresponsabilità nei cittadini nel mantenere il decoro cittadino, contribuire alla lotta all’evasione dei tributi locali e dare ai tanti giovani dei quartieri e delle periferie una “occasione” di crescita sociale.

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

DELLO STESSO AUTORE

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Social

25,010FansMi piace
712FollowerSegui
392FollowerSegui
679IscrittiIscriviti
- Pubblicità -

Ultimi Articoli