“Valuterò senza pregiudizi”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte resta cauto sul progetto del ponte di Messina. Nel suo discorso tenuto a Palazzo Chigi, ha toccato il tema delle infrastrutture. Ha citato anche la Sicilia, con l’obiettivo di portare nell’isola l’alta velocità. A una domanda dell’Ansa risponde di non voler “declamare opere immaginifiche”. Tono critico, quindi, sulla possibilità di dire, sin da ora, che il ponte si farà o meno. L’infrastruttura, ha continuato, potrebbe avere senso se inquadrata in un progetto più ampio, che migliori “una rete viaria inaccettabile”.
Un tavolo per le infrastrutture
Ci sono meno vincoli di bilancio, meno lacci burocratici (con il decreto Semplificazione) e in fondi che arriveranno anche dall’Europa. Quando ci sarà un quadropiù chiaro delle risorse disponibili, ha spiegato Conte, “sarà convocato un tavolo” con il quale valutare la fattibilità del ponte. L’opera, in favore della quale si è schierata la giunta Musumeci, è stata rilanciata da alcuni esponenti di Pd ed ex Pd ma trova (in prevalenza) l’opposizione del M5S. La presidenza del Consiglio resta ancora sospesa tra le due campate.