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Ponte sullo Stretto, nel Cda la Regione inserisce la professoressa Ida Nicotra

La docente di Diritto Costituzionale dell'Università di Catania è stata scelta dal governo Schifani tra i componenti del consiglio di amministrazione della società "Stretto di Messina". A presiederla sarà Pietro Ciucci, che ha ricoperto lo stesso ruolo in passato quando la società fu chiusa

La professoressa Ida Angela Nicotra è stata nominata, in rappresentanza della Regione Siciliana, nel Consiglio di amministrazione della società “Stretto di Messina”. La designazione del governatore dell’Isola, Renato Schifani, è stata ratificata oggi pomeriggio nel corso della prima riunione dell’assemblea dei soci dopo la “rinascita” della Spa concessionaria per la progettazione, la realizzazione e l’esercizio dell’attraversamento stabile stradale e ferroviario tra la Sicilia e il Continente. Amministratore delegato sarà Pietro Ciucci, già presidente di Anas dal 2006 al 2015 e già in passato Ad della Società “Stretto di Messina” fino alla chiusura della stessa. Presidente Giuseppe Recchi, in passato ai vertici di Eni e Telecom. Componenti del Cda sono inoltre da Eleonora Mariani e Giacomo Francesco Saccomanno, entrambi avvocati. Mariani è direttore legale di Anas, mentre Saccomanno è segretario della Lega in Calabria.

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Il curriculum di Ida Nicotra

Nicotra, avvocata, è da oltre venti anni docente di Diritto costituzionale all’Università di Catania e in passato è stata anche componente dell’Autorità nazionale anticorruzione, della Commissione paritetica Stato-Regione, del Comitato scientifico della Corte dei conti ed esperto della Commissione di studio per le riforme costituzionali della presidenza del Consiglio dei ministri. A febbraio scorso, inoltre, è stata nominata, dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie, nel Comitato tecnico-scientifico funzionale alla determinazione dei cosiddetti “Lep”, i livelli essenziali delle prestazioni, relativi ai diritti sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, di cui all’articolo 117 della Costituzione. “Oggi – sottolinea il presidente Schifani – è stato compiuto un ulteriore passo verso la modernizzazione infrastrutturale della Sicilia. Il Ponte sullo Stretto non rimarrà una cattedrale nel deserto, perché rappresenterà un grande acceleratore per la crescita e lo sviluppo dei collegamenti stradali e ferroviari dell’Isola. L’opera infatti ripropone il tema dell’alta velocità ferroviaria anche nella nostra regione e il ripristino del corridoio Berlino-Palermo, cancellato in passato dopo la decisione di non realizzare il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria”.

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