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Pubbliservizi, Pogliese vede i sindacati. Ugl Catania: partecipata non chiuderà

Smentite le voci sulla dismissione della società da parte della Città metropolitana. Individuati i due esperti che dovranno redigere il piano finanziario da presentare al Tribunale

Nuovo incontro ieri in Città metropolitana a Catania tra il sindaco metropolitano Salvo Pogliese e le sigle sindacali sul futuro di Pubbliservizi. Una riunione chiesta anche dalla Ugl etnea alla luce di informazioni non molto chiare fatte trapelare sul futuro della società partecipata, come spiega il componente della segreteria confederale territoriale della Ugl Carmelo Catalano, presente alla convocazione insieme al rappresentante sindacale aziendale Giuseppe D’Amico. “Nonostante le rassicurazioni avute l’ultima volta che ci siamo visti, ovvero il 4 marzo scorso, nelle ultime settimane il contesto dell’azienda è stato caratterizzato da una serie di voci negative e di una corrispondenza corposa tra l’ente metropolitano ed il Consiglio di amministrazione che hanno fortemente preoccupato e terrorizzato gli oltre 300 lavoratori”.

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“Tranquillizzare il personale”

“Da parte nostra abbiamo sempre riposto piena fiducia nel percorso avviato per la corretta chiusura del concordato preventivo”, prosegue il componente della segreteria confederale, “e non abbiamo mai avuto alcun dubbio né sui passaggi burocratici attivati, né tantomeno sull’ipotesi fantasiosa in merito alla volontà di Città metropolitana di dismettere la partecipazione con relativo subentro di altre ditte negli affidamenti dei servizi. Ci siamo sentiti però in dovere di pretendere un nuovo faccia a faccia con il primo cittadino metropolitano, primo per tranquillizzare il personale e secondo per comprendere chi è che non ha a cuore il salvataggio di Pubbliservizi, creando solo confusione, disinformazione e terrorismo”.

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“La partecipata non chiuderà”

“Ringraziamo il sindaco per essere stato chiaro e franco”, dice ancora Catalano, “ma soprattutto per aver smontato tutte le dicerie e gli equivoci, anche burocratici, circolati nell’ultimo periodo. Abbiamo ottenuto la garanzia che la partecipata non verrà chiusa, così come abbiamo avuto la certezza che nessun’altra azienda prenderà il suo posto. Cosa più importante è che finalmente, dopo un incomprensibile ritardo, sono stati individuati i due esperti che dovranno redigere il piano previsto nell’ambito del concordato da presentare al Tribunale. Quel che ci dispiace, però, è che a questa decisione così importante il Cda sia giunto non all’unanimità dei presenti”.

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“No ad azioni di protesta sterili”

“È evidente che se ci sono probabili attriti tra parte proprietaria e parte manageriale o tra il management e l’amministrazione straordinaria, è compito di queste doversi assumere la piena responsabilità di fronte ai lavoratori il cui obiettivo deve essere solo il futuro dell’azienda e non parteggiare per alcuno”, proseguono dal sindacato catanese, “Con estrema lucidità, fino ad ora, come Ugl abbiamo messo soltanto al primo posto la salvaguardia dei livelli occupazionali e la continuità dei servizi essenziali in favore della comunità metropolitana, evitando responsabilmente ogni genere di azione di protesta inutile e sterile, motivo per cui auspichiamo un abbassamento dei toni da parte di tutti per stringerci attorno all’unico interesse che è quello di portare in salvo la società”.

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“Cauto ottimismo” sul futuro

“È questo che, insieme al cauto ottimismo, abbiamo espresso al tavolo di confronto ed è ciò che faremo, con spirito costruttivo e critico quando serve, con la Città metropolitana, il Consiglio di amministrazione e l’amministratore straordinario”, conclude Catalano.

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Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

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