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Pubbliservizi, sì all’azienda speciale. La Città metropolitana cambia strategia

Il nuovo commissario dell'Ente, Piero Mattei, sposa la linea dei sindacati sulla costituzione di una nuova azienda "strumentale" che accolga tutti i lavoratori della partecipata in liquidazione. Ma sulla soluzione della vertenza pende la pronuncia della Corte dei Conti

Nuovo commissario, nuova strategia sulla Pubbliservizi. Potrebbe chiudersi con la costituzione di una “azienda speciale”, come auspicato dai sindacati, la vicenda dei 333 lavoratori della partecipata in amministrazione straordinaria, di proprietà della Città metropolitana di Catania a sua volta in amministrazione commissariale. Il cambio di passo è arrivato con una lettera del nuovo commissario dell’Ente Piero Mattei, che svolge la funzione dallo scorso 30 gennaio anche per il Comune di Catania in sostituzione di Federico Portoghese. L’azienda speciale “è la soluzione che lo scrivente privilegia ed intende attuare”, si legge nella missiva indirizzata all’organismo di liquidazione e alle parti interessate, “in quanto la più sollecita in termini temporali”. Con la stessa lettera, inoltre, il commissario preannuncia “una ulteriore proroga dell’esercizio provvisorio […] sino al 31 luglio 2023”, necessaria per completare l’iter. Un netto cambio di linea rispetto alla gestione dell’ex commissario Federico Portoghese, che prima di decadere dall’incarico per mancanza di titoli aveva attivato l’esternalizzazione dei servizi affidati all’azienda. Una mossa che per il segretario di Uil Trasporti Catania, Salvo Bonaventura, “mette a rischio il futuro dei lavoratori, oltre agli stessi servizi per l’Ente”.

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Due strade aperte

Al momento, di fatto, entrambe le strade delineate durante l’ultimo confronto tra Città metropolitana e sindacati di metà gennaio (sotto la gestione di Portoghese) restano aperte. Da una parte gli uffici tecnici hanno approntato i documenti “per l’avvio della procedura di affidamento contrattuale ad evidenza pubblica” dei servizi attualmente svolti in proroga da Pubbliservizi. Questo percorso, scrive però Mattei, presenta alcune difficoltà. Anzitutto sui tempi, “certamente più ampi di quelli che, normalmente, richiederebbe un semplice rinnovo contrattuale”, e poi sul mantenimento dei livelli occupazionali, con conseguenze negative “sotto il profilo dell’ordine pubblico” in caso di “perdita di lavoro di tutti o parte dei lavoratori”. L’altra strada, che il commissario dichiara di voler percorrere, è proprio quella dell’azienda speciale, una particolare tipologia di società “strumentale” per la gestione dei servizi pubblici prevista dall’articolo 114 del Testo unico degli enti locali, sulla quale l’ex Provincia “ha già effettuato i necessari approfondimenti tecnico-giuridici”, ma sulla quale pende il parere richiesto da Portoghese alla Corte dei Conti siciliana, “del cui esito si è ancora in attesa”.

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La pronuncia della Corte dei Conti

Da qui la necessità della proroga di quattro mesi dell’esercizio provvisorio della Pubbliservizi in liquidazione, decisa da Mattei, “sia per definire la procedura di appalto a terzi sia per valutare la fattibilità tecnico-giuridica della costituzione di una azienda speciale”, che potrebbe assorbire integralmente il personale evitando la perdita di posti di lavoro. Le risorse finanziarie necessarie, precisa il commissario straordinario, “sono già disponibili nel bilancio dell’Ente”, come anche gli immobili aziendali, “capannone e edificio sito in contrada Gelso Bianco da destinare ad uso rimessa mezzi e sede di uffici aziendali”. In caso di parere positivo dei giudici contabili la gara pubblica verrebbe revocata, “permettendo così di procedere nella direzione dell’affidamento delle attività a detta azienda speciale”, con la stipula del contratto di servizio. Sullo sfondo anche il ricorso contro il fallimento di Pubbliservizi, su cui la decisione è attesa nei prossimi mesi. La costituzione di un’azienda speciale, scrive Mattei, permetterebbe anche di agevolare il pagamento dei creditori, “riducendo i tempi e scongiurando la dichiarazione di fallimento”.

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Il plauso del sindacato

A promuovere il nuovo corso della Città metropolitana il segretario di Uil Trasporti Catania Bonaventura, tra i primi ad avanzare la proposta di costituzione di un’azienda “strumentale” per sbloccare l’impasse della Pubbliservizi. “Accogliamo con grande favore il cambio di passo dettato dal nuovo commissario Mattei, che ha dato un indirizzo chiaro per il futuro”. L’azienda speciale, sottolinea Bonaventura, “permetterà di mettere al sicuro i lavoratori, che con la gara pubblica sarebbero stati sicuramente sacrificati, ma anche di accompagnare alcuni di essi alla pensione, attivando dei meccanismi di ‘scivolamento’ non percorribili con l’attuale regime di amministrazione straordinaria”. Quanto all’attesa pronuncia della Corte dei Conti, il segretario di Uil Trasporti Catania si mostra fiducioso. “I giudici contabili dovranno tenere conto della giurisprudenza che si è consolidata a livello nazionale, con una recente sentenza del Consiglio di Stato, ma anche sul territorio catanese, con la creazione di un’azienda speciale da parte del Comune di Belpasso”.

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Valerio Musumeci
Valerio Musumeci
Valerio Musumeci (Catania, 1992), è giornalista e scrittore. Nel 2015 ha esordito con il pamphlet storico-politico "Cornutissima semmai. Controcanto della Sicilia buttanissima", Circolo Poudhron, con prefazione della scrittrice Vania Lucia Gaito, inserito nella bibliografia del laboratorio “Paesaggi delle mafie” dell'Università degli Studi di Catania. Nel 2017, per lo stesso editore, ha curato un saggio sul berlusconismo all'interno del volume "L'Italia tradita. Storia del Belpaese dal miracolo al declino", con prefazione dell'economista Nino Galloni. Nel 2021 ha pubblicato il suo primo romanzo, "Agata rubata", Bonfirraro Editore.

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