L’ultima classifica sulla qualità della vita nelle province italiane, un lavoro del Sole24Ore giunto alla sua 33 esima edizione, è una faccenda di bicchieri mezzi vuoti o mezzi pieni. A osservare il lungo elenco, la prima notizia che non stupisce ormai nessuno è che bisogna scorrere ben 85 posizioni per trovare la prima siciliana, Ragusa, seguita da Agrigento e man mano dalle altre sette province dell’Isola. L’altro dato, che potrebbe sia sorprendere che incoraggiare, è che su nove province dell’Isola ben sei hanno guadagnato posizioni rispetto allo scorso anno: la stessa Ragusa che sale di due posti, Palermo di sette, Messina e Siracusa di otto, Catania di 11 e Trapani addirittura di 12. Enna scivola invece di otto posizioni, mentre Caltanissetta è la terz’ultima nella graduatoria nazionale, dopo aver perso due posti. L’indagine fotografa il livello di benessere in 107 province in base a 90 indicatori, di cui 40 aggiornati al 2022: sul podio Bologna, Bolzano e Firenze, tutte in risalita rispetto al passato. Il vagone di coda del lungo treno imbarca invece tutti i territori siciliani, provati dal Covid e dalla crisi economica ma eternamente confinati in un irrisolto gap strutturale col resto d’Italia. Tuttavia quest’anno, in questo sfortunato vagone, diverse province sembrano sgomitare in cerca di un nuovo destino.

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Mezzogiorno in coda: fenomeno esteso e radicato
Per il Sole24Ore, “dai numeri emerge l’urgenza per alcuni territori di investire nel digitale, nelle rinnovabili, nella sanità e nell’istruzione. Ai record spalmati tra Nord e Centro, fanno da contraltare i piazzamenti del Sud, ancora in coda alla classifica”, scrivono gli analisti. La maglia nera va a Crotone per il terzo anno, collezionando record negativi anche nelle sottoclassifiche, mentre il Mezzogiorno come fanalino di coda del Paese “è un fenomeno esteso e radicato. Le posizioni dall’81 esima alla 107 esima sono tutte occupate da province del Sud, incluse alcune aree metropolitane come Palermo, Catania (91 esima) Napoli, Taranto (101 esima) e Reggio Calabria (102 esima)”. L’indagine prende in esame i dati consolidati relativi ai 12 mesi precedenti. Alcuni parametri, però, sono aggiornati al 2022 (a metà anno, se non addirittura a novembre) con l’obiettivo di tenere conto degli effetti dei grandi eventi che hanno scandito l’anno in corso, come la guerra e i rincari energetici. Le categorie prese in esame sono ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia, società e salute, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero.

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Trapani vince in ambiente, Catania in affari
La migliore ad aver recuperato posizioni è Trapani, salita di ben 12 punti rispetto allo scorso anno. Prima in classifica per illuminazione pubblica sostenibile, pecca però nel rapporto di metri quadri di isole pedonali per abitante. Ha guadagnato punti in tutte le categorie, soprattutto in materia ambientale e consumi energetici. Ragusa è la prima provincia classificata in Sicilia, seconda in Italia per quoziente di natalità (nati ogni mille abitanti), ma ha una brutta performance quanto a mortalità in incidenti stradali. Ha guadagnato punti anche per aver fatto registrare un incremento di quasi il 60 per cento di startup innovative rispetto all’anno scorso. Catania è l’altra provincia ad aver recuperato più posizioni, ben 11: seconda in Italia per età media al parto (31 anni), è ultima invece come ecosistema urbano, considerando 18 parametri tra cui raccolta differenziata, consumi idrici e trasporto locale analizzati da Legambiente nel rapporto Ambiente Italia 2021. Sale però di 37 posizioni in “Affari e lavoro” per nuove iscrizioni di imprese, tasso di occupazione ed export in quota sul Pil, ma resta penalizzata dalla percentuale in aumento di Neet (giovani che non lavorano e non studiano) superiore alla media nazionale.

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Messina spicca per amministratori under 40
Messina sale di otto posizioni ed è al secondo posto in Italia per numero di medici di medicina generale attivi ogni mille abitanti ma al penultimo per nuove iscrizioni di imprese. Il settore dove spicca maggiormente è quello sociale e culturale, con buoni posizionamenti in particolare per amministratori comunali con meno di 40 anni, banda larga, partecipazione elettorale, aziende agrituristiche e offerta culturale. Siracusa è prima per banda larga ma ultima in speranza di vita alla nascita ed è cresciuta molto in export e occupazione. Relegata in fondo per ambiente e servizi, spicca per l’alto numero di giorni consecutivi senza pioggia (103 su una media nazionale di 27,5). Infine, non certo in ordine di importanza, la provincia capoluogo, Palermo, che è quarta in classifica per livello di penetrazione della banda larga e resta ultima – strano ma vero – per densità di bar in rapporto agli abitanti. Il piazzamento migliore lo ottiene nella categoria affari e lavoro, per qualità ricettiva delle strutture alberghiere e startup innovative. Notevoli risultati in quoziente di natalità e medici specialisti. Posizione bassa, ma netto miglioramento in fatto di bambini (asili nido, aree giochi, pediatri, scuole accessibili) e altrettanta risalita in tema di giovani (concerti, aree sportive, nozze, età al primo figlio).