Raddoppio ferroviario e condotte irrigue: il caso virtuoso a Catania

“La posa di duecondotteDN1600 in un raddoppio di lineaferroviaria” rappresenta “l’emblema di unacomplessitàche va ben oltre l’esercizio tecnico di posa di due binari”. Lo sostiene GiovanniParisi, direttore tecnico diWeibuildItalia Spa, a proposito del VI lotto del raddoppio ferroviario dellaPalermo-Catania, che attraversa e taglia la Piana di Catania, in una una delle zoneagricolepiù floride della Sicilia. Proprio qui Weibuld ha affrontato e risolto un problema diinterferenzatra i lavori ferroviari e le condotte idriche del Consorzio di bonifica. “Qui si coltiva l’arancia rossa – ricorda Parisi – che piantata da qualunque altra parte del mondo sarebbegialla. Ma qui, per l’escursione termica invernale giorno-notte determinata dalla presenza dell’Etna ilpigmentodel frutto diventa rosso. Quest’area è quindi unmotoreeconomicoimportante”. “Succede però che leinfrastruttureidriche – prosegue il direttore tecnico – di questa zona irrigua siano gestite da unConsorzioregionale, che si regge solo sulla buona volontà e spirito di servizio di qualche funzionario. Così purtroppo nel momento di approvazione delprogettodefinitivodel raddoppio PA-CT, le condotte irrigueinterferentinon vengono adeguatamentesegnalate. L’impresa le scopre non appena inizia acantierizzarele opere. E poiché il Consorzio non ha le strutture per risolvere le interferenze rilevate, l’impresa viene chiamata anche in questolavoroidraulico. Che non è solo un lavoro tecnico. Ma è unequilibrismotra bisogno di costruirevelocementele nuove condotte per risolvere le interferenze e necessità di garantirel’erogazioneirrigua, in stagioni molto siccitose”. “Solo per esempio queste condotte – spiega Parisi – che sono solo una piccola parte dei16 km di tubazioninuove da posare, secondo il primo programma le avremmo dovute realizzare nell’estate 2023, poi ilConsorzioha chiesto di differire l’inizio a novembre, in realtà abbiamo potuto iniziarci a lavorare solo afebbraio2024. In tutto questo facendo sì che il programma di completamento della linea ferroviaria non abbiaslittamenti. Con la partecipazione della Direzione Lavori diItalferrce la stiamo facendo anche in questi puzzle di lavori delicati. E ciò è dimostrazione di come un ‘treno che passa’ possa essere motore dimiglioramentodi un territorio. C’è nei ritmi intensi di queste settimane la sfida a superare una certarassegnazionedel territorio al ‘si è sempre fatto così’, con una testimonianza forte che se si vuole e si gioca disquadraquesta Sicilia, la mia terra, può cambiare passo e diventare migliore”, conclude Parisi.