Sicindustria Ragusa plaude all’accordo raggiunto sui fondi ex Insicem da utilizzare per le imprese in crisi. “Il tavolo istituzionale, guidato dal Libero consorzio comunale di Ragusa, rappresentato dal commissario Salvatore Piazza – afferma il presidente degli industriali iblei, Leonardo Licitra – è riuscito a mantenere la destinazione originaria dei fondi facendo prevalere un importante spirito di concertazione e confronto. Ma non solo. Le procedure previste per l’erogazione dei fondi, infatti, rispondendo al momento di grande emergenza vissuto dalle aziende a causa della pandemia, prevedono un importante snellimento burocratico. Aggiungerei, inoltre, una richiesta di particolare sensibilità al mondo del credito, affinché queste misure possano essere fruibili nell’immediato”.
Due milioni e mezzo stanziati nel 2001
Si tratta, nello specifico, di 2,5 milioni di euro, provenienti da Irsap, l’Istituto regionale per lo sviluppo delle Attività produttive. Servivano, come disciplinato dall’articolo 77 della Legge regionale 6 del 2001, per un piano di rilancio del “terzo polo industriale” ragusano, che avrebbe dovuto sfruttare la ex cementaria con sede a Ragusa in contrada Tabuna e con un altro stabilimento a Pozzallo,e poi aceuistata da Colacem. Parte dei fondi serviranno oggi a finanziare un fondo di rotazione per la capitalizzazione e un fondo per gli interventi in conto interesse. Beneficiari degli aiuti sono le imprese private operanti nei settori dell’agricoltura, artigianato, industria, commercio, turismo e servizi in genere con un massimo di trentacinque dipendenti o le società cooperative e/o consorzi con un fatturato annuo non superiore a venti milioni di euro. “Altra nota positiva – continua Licitra – è che si è mantenuto anche lo stanziamento che servirà per potenziare lo scalo di Comiso, al servizio di tutta l’economia della provincia”.