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Regionali, niente smart working

In una nota congiunta i sindacati dei lavoratori pubblici denunciano come ancora molti dipendenti regionali debbano recarsi in ufficio, nonostante la possibilità del lavoro da casa

Nonostante l’emanazione di un nuovo decreto del presidente del Consiglio che limita le attività solo a quelle essenziali, i dipendenti regionali sono ancora al lavoro. Lo denunciano in una nota congiunta i sindacati dei lavoratori pubblici Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Cobas-Codir, Sadirs e Ugl Fna, che utilizzano l’espressione “carne da macello” per indicare i dipendenti costretti a recarsi in ufficio. “Purtroppo – scrivono – non è bastato questo ulteriore atto dispositivo urgente da parte del presidente Conte per rendere consapevole taluna dirigenza generale siciliana che, ancora oggi, gioca a fare “l’azzeccagarbugli” di turno sulla pelle e sulla salute dei lavoratori con il rischio di contribuire all’espansione del contagio”. I sindacati informano inoltre che “inmolti casi anche in presenza di precise disposizioni dei dirigenti fenerali, i dirigenti delle strutture intermedie si attardano e ne ostacolano l’attuazione, rendendosi di fatto responsabili di una violazione delle norme che non esiteremo a denunciare nelle sedi competenti”.

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L’alternativa, non attuata, sarebbe lo smart working o lavoro agile. Per i sindacati si tratta però non di una opzione, ma di un provvedimento naturale imposto dai nuovi decreto. “Questo significa che non occorre alcuna istanza da parte dei dipendenti essi sono da considerare ex lege in lavoro agile”, scrivono. Al contrario, “occorrerebbe un provvedimento espresso e motivato per assegnare dipendenti ad attività che richiedono la presenza in ufficio. A questa grave situazione va aggiunto anche l’intempestvo e inopportuno cambio al vertce del Dipartmento regionale Lavoro che, visto il momento e l’insediamento del nuovo dirigente generale che non è ancora nel pieno esercizio delle funzioni, ha fato ripiombare l’intero setore nell’immobilismo totale”.

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I sindacati hanno distribuito ai lavoratori un modello con il quale si potrà comunicare all’amministrazione pubblica di essere a disposizione presso il proprio domicilio. “Nel contempo, visto il lungo lasso di tempo intercorso con numerose diffide presentate in alcuni pezzi d’amministrazione senza che abbiano prodotto risultati – concludono le segreterie dei sindacati dei regionali – ci vediamo costretti, senza ulteriori indugi, nell’interesse primario della salute pubblica, a presentare immediatamente circostanziate denunce alle autorità sanitarie, ai prefetti e alle procure della Repubblica competenti esercitando anche una attenta attività di vigilanza sulla salubrità e sulla sanificazione degli uffici regionali nonché sulle valutazioni ai fini economici di tutti quei dirigenti generali compartecipi di questa grave impasse. Mentre scriviamo, infine, come una sorta di triste conferma dei pericoli gravissimi da tanti giorni denunciati, arriva notizia della morte del Direttore del Parco Archeologico di Siracusa entrato in contato, nei giorni scorsi, con dei visitatori risultati successivamente positivi al coronavirus”, concludono i sindacati della funzione pubblica.

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Redazione
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Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

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