“L’attuale situazione sulla povertà assoluta, tra le più gravi conseguenze del Covid-19 e che secondo i dati Istat tocca il valore più elevato dal 2005, impone scelte immediate; il tempo d’intervento è fondamentale. Per questo motivo il governo Musumeci ha destinato 17 milioni del fondo povertà per venire incontro alle esigenze primarie dei senza fissa dimora e dei nuovi poveri”. Lo afferma l’assessore regionale alle Politiche sociali, Antonio Scavone.
“Aiuto immediato ai disagiati”
“Alla luce dei dati forniti dalle associazioni regionali di volontariato – che parlano di distribuzione dei pacchi alimentari triplicata dal 2019 al 2020 e dei recenti dati Istat che indicano in due milioni – le famiglie italiane in condizioni di grave difficoltà economica, con un aumento di 335 mila rispetto al 2019”, aggiunge Scavone, “l’assessorato regionale della Famiglia trasferisce circa 17 milioni ai 55 distretti socio sanitari dell’Isola con l’obiettivo di un aiuto immediato al disagio ed un sostegno al generoso mondo del volontariato”.
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Metà delle risorse al volontariato
In particolare, i distretti socio sanitari dell’Isola utilizzeranno queste risorse, sia per la gestione di servizi rivolti alla grave marginalità adulta che per la lotta all’esclusione sociale, garantendo il mantenimento dei servizi di base ed essenziali alle persone senza fissa dimora in atto gestiti in forma diretta dai servizi sociali dei comuni o da enti del volontariato che operano nel territorio da almeno 5 anni. “Il 50 per cento di questi 17 milioni”, continua l’assessore, “sono destinati agli enti del volontariato che operano da almeno 5 anni nel territorio regionale e che si sono distinti in azioni di volontariato per l’accoglienza delle persone più fragili e senza fissa dimora”.
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Le associazioni coinvolte
“Mi riferisco, per citarne alcuni, all’associazione Speranza e Carità di Biagio Conte a Palermo, alla Caritas, all’associazione Banco Alimentare o alla comunità di Sant’Egidio a Catania”, spiega Scavone, “ma anche a tutte le altre associazioni, e sono tante, che in questo anno di pandemia sono state il primo presidio per gli emarginati e i cosiddetti ‘nuovi poveri’. Il sistema del volontariato ha dato un grande supporto in questo periodo di grave emergenza sociale, ma senza un aiuto concreto delle istituzioni, rischia di non potere più continuare nella sua azione”.
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Garantire i servizi essenziali
“I 17 milioni si aggiungono ai 100 che il governo Musumeci ha messo in campo per venire incontro alle famiglie per l’acquisto di beni di prima necessità, in particolare quelli alimentari, ma anche per il pagamento delle utenze”, conclude l’assessore alle Politiche sociali, “L’obiettivo è garantire la fornitura di servizi essenziali a chi oggi è in grande difficoltà economica, tra questi anche molti che prima della pandemia non avevano mai avuto problemi del genere”.
Il commento dell’Anci
A esprimere soddisfazione per la misura del governo regionale è l’Anci Sicilia. Per l’associazione presieduta dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, “si tratta di una scelta condivisa”, che punta a tutelare “le categorie più fragili delle nostre comunità”. L’impegno dei Comuni siciliani è quello di “sostenere i distretti a progettare ed a utilizzare velocemente le risorse”, collaborando con gli Enti di volontariato e del Terzo Settore “nell’ottica della coprogrammazione e della coprogettazione”. L’obbiettivo comune è quello di far sì “che gli aiuti arrivino, nel più breve tempo possibile, alle tante famiglie in condizione di grave disagio economico, e ai tantissimi nuovi poveri a causa della crisi economica scatenata dalla pandemia”.