La Regione siciliana ha appena pubblicato il bando “Più artigianato“ con cui assegna 38 milioni di euro alle imprese artigiane per la concessione del credito. Le imprese possono adesso accelerare per richiedere i fondi che saranno gestiti dalla Cassa regionale per il credito alle imprese (Crias).
Cosa prevede il contributo
Il contributo sarà erogato nei limiti della normativa “de minimis”, e prevede un fondo perduto del 20 per cento sul totale delle spese sostenute e contributo in conto interessi. Possono richiederlo le imprese artigiane che hanno già ottenuto un finanziamento finalizzato all’acquisto di attrezzature e arredi, all’acquisto e alla ristrutturazione di immobili aziendali, all’acquisto di un terreno, all’acquisto di scorte e materie prime e prodotti finiti, all’acquisto di software, brevetti e siti web, ad operazioni di locazione finanziaria e leasing. I soldi saranno concessi fino ad esaurimento dei fondi. Dalle ore 11 del 31 luglio 2023, accedendo al sito della CRIAS tramite la piattaforma “Crias Agevola”, si potrà procedere all’invio delle istanze attraverso le credenziali SPID. Le domande saranno valutate tramite procedimento valutativo a sportello (ex art. 5 D.Lgs. N. 123/98) entro 60 giorni.
L’apprezzamento delle associazioni artigiane
E con il bando arriva subito l’apprezzamento delle associazioni degli artigiani Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai “che per ben dodici anni hanno sollecitato i vari governi regionali che si sono succeduti, richiedendo lo sblocco di questa misura”, scrivono in una nota congiunta. “Abbiamo aspettato un’enormità di tempo affinché la Regione Sicilia riuscisse a mettere a disposizione di artigiani questi fondi che lo Stato assegna ogni anno – scrivono le associazioni regionali degli artigiani– e che negli ultimi 12 anni sono sempre andati perduti. Va quindi il nostro plauso all’assessore Tamajo per essersi intestato sin da subito questa battaglia, impegnandosi a lavorare in questa direzione”. “In un periodo così difficile per artigiani costretti a fare i conti con l’incremento del prezzo delle materie prime e dei tassi di interesse in continua crescita – concludono le associazioni degli artigiani –, non sbloccare questi fondi sarebbe stata davvero un’occasione sprecata. Ci auguriamo adesso che la Crias sia veloce e operativa nel pagamento dei contributi”.
La scheda tecnica dell’avviso
Ente gestore del fondo è la Crias, la Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane siciliane, che opererà attraverso una convenzione con l’assessorato regionale delle Attività produttive e un bando pubblicato oggi, 30 giugno. Il bando è rivolto alle imprese artigiane, costituite anche in forma di cooperative o consortile, che abbiano stipulato con le banche contratti di finanziamenti per investimenti o spese. Le istanze potranno essere inoltrate a partire dal 31 luglio sulla piattaforma dedicata sul sito Crias.
Tipologia di investimenti e spese ammissibili:
- acquisto del terreno destinato alla costruzione e/o ampliamento di fabbricati (agevolabile nella misura del 15% della spesa ammissibile);
- acquisto, costruzione, ristrutturazione, ampliamento e ammodernamento di fabbricati;
- acquisto di macchine, attrezzature ed impianti, autoveicoli, incluse le spese per gli impianti e le attrezzature connesse al sistema informatico e comunicazionale
- acquisto di software, diritto di brevetto e licenze e alla realizzazione di siti web a sostegno dell’immagine e per la promozione dell’impresa artigiana, alle attività di studio e progettazione necessarie all’introduzione di innovazioni nel processo produttivo;
- acquisto di scorte di materie e di prodotti finiti, per un importo non superiore a
200mila euro (per tale destinazione è necessario presentare domanda separata).
Stipula, erogazione e modalità di rimborso:
Le operazioni di finanziamento, liberamente stipulate sul mercato, possono prevedere un periodo di pre-ammortamento della durata massima di 12 mesi per tutte le tipologie di investimentil. Importo massimo delle agevolazioni in conto interessi, in conto capitale e in conto canoni
- L’investimento non è soggetto ad alcun limite d’importo, essendo un’agevolazione “de minimis” (Reg. UE n.1407/2013).
- L’impresa, in applicazione al “de minimis”, non può usufruire, nell’arco di tre anni, di agevolazioni pubbliche complessive superiori a 200.000 euro (per le imprese di trasporto su strada questo importo non potrà superare euro 100.000).
- Sono escluse dalle agevolazioni le operazioni di finanziamento di importo inferiore a euro 5.000.
Contributo in conto interessi:
- 60% del tasso di riferimento vigente alla data di stipula del finanziamento;
- 80% se garantito dai Confidi.
Contributo in conto capitale:
- 20% del costo documentato (aggiuntivo al contributo in conto interessi/canoni).
Durata:
- I contributi in conto interessi sono riconosciuti per una durata massima di:
a) 12 anni per i finanziamenti destinati all’acquisto, costruzione, ristrutturazione, ampliamento ed ammodernamento locali;
b) 6 anni per i finanziamenti relativi alle altre destinazioni ad eccezione dell’acquisizione di scorte di materie prime e prodotti finiti;
c) 5 anni per i finanziamenti relativi all’acquisizione di scorte di materie prime e prodotti finiti.
Domanda di ammissione alle agevolazioni:
- La domanda, per essere ricevibile ed ammissibile al finanziamento, deve rispondere ai seguenti requisiti:
- essere presentata via web sulla piattaforma messa a disposizione da Crias.
- essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa artigiana e dal soggetto presentatore (Banche, Associazioni artigiane di categoria, Consorzi di garanzia fidi)
- essere trasmessa a C.R.I.A.S. dal soggetto presentatore, non oltre 6 mesi dall’erogazione.