Il governo regionale stanzia 576 milioni di euro per la realizzazione di quattro nuovi ospedali tra Siracusa e Palermo. Si tratta di somme già stanziate dal Cipe il comitato interministeriale per la programmazione economica e fondi di provenienza statale (ex art. 20 della legge 67/88), serviranno a realizzare il nuovo ospedale a Siracusa, dal costo di 160 milioni e con funzioni di Diparimento di emergenza e accettazione (Dea) di II livello, il più alto in Italia. Tre, invece, gli interventi previsti sull’area di Palermo, con la realizzazione del nuovo ospedale Ismett II di Carini, dal costo di 176 milioni di cui 20 con fondi privati, l’unificazione degli storici nosocomi Cervello e Villa Sofia (costo 280 milioni), e la realizzazione di un nuovo ospedale nell’area Sud-Ovest di Palermo che andrà a sostituire i due presidi contigui del Civico e del Policlinico universitario.
Carini e Ismett, un rapporto che si consolida
Il nuovo ospedale Ismett II di Carini sorgerà su un sito di proprietà della Fondazione Rimed, la cui gestione è intestata alla partnership pubblico-privata. L’opera andrà a integrarsi con la nuova sede Rimed in fase di realizzazione e già finanziata con altri fondi di provenienza comunitaria. Di fatto, a Carini, nascerà un vero e proprio cluster scientifico, rafforzando e consolidando quindi le attività cliniche e di ricerca. Il costo dell’opera è di 176 milioni di euro, di cui 20 a carico dei privati. Il nuovo stanziamento prevede 38milioni di euro in più rispetto al documento di programmazione precedente.
A Palermo si punta alla razionalizzazione
Nella zona nord della città capoluogo si punta invece alla realizzazione di un nuovo distretto sanitario che di fatto ingloberà realmente gli ospedali Villa Sofia e Cervello. Per individuare l’area, si ricalcherà quanto già fatto a Siracusa, cioè l’affidamento ad un esperto urbanista che possa valutare i costi benefici dell’operazione. Il costo dell’intervento è di 280 milioni di euro. Per accelerare l’iter realizzativo, il governo Musumeci ha stabilito di dare mandato alle aziende del Servizio sanitario regionale coinvolte, ad eccezione di Ismett il cui progetto è già pronto, di procedere a un concorso di idee per i nuovi ospedali per attrarre così le migliori professionalità, anche a livello internazionale, in grado di esprimere una progettualità qualificata, ecosostenibile e di valorizzazione urbanistica delle aree interessate. “Con questa azione – spiega il presidente della Regione Nello Musumeci – si avvia un processo di autentica rigenerazione delle infrastrutture sanitarie in due città simbolo della Sicilia: Siracusa, prima culla della nostra civiltà, e Palermo, capitale della regione. Per il nuovo ospedale aretuseo abbiamo ampliato il finanziamento, immaginandolo già come un Dea di II Livello. Aspettiamo con fiducia l’azione del Consiglio comunale, chiamato a individuare l’area sul quale sorgerà un’opera tanto attesa quanto necessaria. Un ospedale che noi vogliamo realizzare davvero”
In arrivo altri 352 milioni per la Sanità
Durante la Conferenza Stato-Regioni del 9 maggio scorso, sono state inoltre ripartite ulteriori risorse statali in favore della Sicilia destinate all’infrastrutturazione sanitaria: si tratta complessivamente di circa 352 milioni di euro (compresi i fondi di carattere regionale), per i quali si è in attesa della delibera Cipe di assegnazione. Con questa dotazione il governo Musumeci intende costruire un nuovo ospedale nell’area sud-ovest di Palermo che andrà a sostituire i due presidi contigui del Civico e del Policlinico universitario – Policivico – che, com’è noto, presentano strutture, per la maggior parte, risalenti all’inizio del ‘900. “Il capoluogo – dice il presidente Musumeci – ha assoluta necessità di strutture di nuova generazione, in linea con gli standard attuali. Per Palermo abbiamo già a disposizione fondi per circa 440 milioni di euro, già deliberati dal Cipe, che saranno nelle disponibilità delle Aziende sanitarie coinvolte per procedere alla progettazione e quindi alla realizzazione di due opere. Per la terza, il Policivico che cambierà l’area sud ovest di Palermo, sono stati individuati oltre 350 milioni di euro che attendono di essere validati dal Cipe”.