Regione, Musumeci azzera la Giunta: “Atto intimidatorio da alcuni deputati”

Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha azzerato la giunta di governo. La decisione segue all’incidente parlamentare avvenuto oggi pomeriggio all’Assemblea regionale siciliana, che ha votato i “grandi elettori” che parteciperanno all’elezione del presidente della Repubblica. Musumeci, contro le previsioni, è arrivato ultimo ottenendo 29 voti, “sette o otto in meno” rispetto a quelli della maggioranza. Secondo il deputato dell’opposizione Nunzio Di Paola, che ha ottenuto 36 suffragi, mentre in testa si è piazzato il presidente dell’Assemblea Gianfranco Miccichè, con 44 voti. Una scelta “dal forte significato politico”, secondo il governatore, che ha portato alla decisione di azzerare la giunta. “Faremo un esecutivo che dovrà portarci fino all’ultimo giorno di campagna elettorale”, ha detto il presidente della Regione in un messaggio affidato ai social, ricordando la scadenza di ottobre 2022. Nei prossimi giorni incontrerà i rappresentanti dei partiti del centrodestra, “chiedendo una rosa di nomi per i nuovi assessori”, alcuni dei quali saranno “probabilmente riconfermati”. Per Musumeci la colpa di quanto accaduto ricade su “alcuni deputati che mi hanno fatto richieste irricevibili, o con i quali per igiene non ho voluto avere rapporti in questi quattro anni”. Messaggi che per il presidente “appartengono al peggiore dei linguaggi. Ho provato amarezza, ma non mi lascerò condizionare”. “Sono convinto che bisogni abbandonare per strada questi disertori”, ha proseguito Musumeci. “Sono stato nominato lo stesso grande elettore, ma il dato politico rimane. Alcuni deputati hanno pensato di compiere nei miei confronti quello che in gergo giudiziario si chiama ‘atto di intimidazione’”. Il presidente della Regione ha ribadito di avere “le mani libere”, e di essere intenzionato a continuare a governare fino al voto del prossimo autunno, perché la Regione “ha bisogno di una legge di stabilità, è in piena pandemia e attende le risorse del Pnrr”. Sull’incidente di oggi pomeriggio non si è fatta attendere la reazione di Anthony Barbagallo, deputato e segretario regionale del Partito democratico siciliano. “La maggioranza di centrodestra in frantumi, risultato? Musumeci, bocciato dai suoi stessi alleati, raccoglie soltanto 29 preferenze piazzandosi terzo e ultimo tra i tre grandi elettori designati dall’Ars per votare il presidente della Repubblica. È la prima volta”, ha concluso Barbagallo, “che un presidente della Regione riceva meno voti di un candidato dell’opposizione”.