Ristorazione, Fipe Siracusa: controlli e concorrenza sleale affossano il settore
“Gli operatori della ristorazione continuano a pagare carissimo il prezzo delle misure anti Covid: non sono bastate le restrizioni necessarie a causa dei contagi né le norme di distanziamento da rispettare; dopo un’apparente ritorno alla normalità dato dalla possibilità di consumare all’aria aperta durante la stagione estiva, con l’arrivo dell’autunno si sono verificati – e sempre più intensificati – i casi di concorrenza sleale da parte di tanti ristoratori che ammettono all’interno dei propri locali la clientela senza alcun controllo della certificazione Green Pass”. Lo scrive in una nota Fipe-Confcommercio Siracusa. Questo drammatico dato di denunci, proseguono dall’associazione, non solo è sintomatico di una mancanza di coscienza civica ma mette pure a rischio il lavoro dei tantissimi seri ristoratori che, per applicare la norma, richiedono la verifica del Green Pass e si trovano a scontrarsi con i clienti. “Anche i camerieri del ristorante che gestisco”, denuncia Maurizio Filoramo, presidente della Fipe di Siracusa, “loro malgrado, si sono trovati costretti a discutere con dei clienti che si rifiutavano di mostrare la certificazione anti Covid”. Le regole, come tali, in una società civile vanno rispettate, scrive ancora l’associazione. I ristoratori, per legge, devono controllare i Green pass; e la legge è il Principio regolatore dei comportamenti degli individui in uno stato di diritto. Il paradosso che ne emerge è che la legge è diventata un’arma a doppio taglio per i ristoratori ligi al proprio dovere. Se da un lato, il Green Pass è uno strumento per contingentare la diffusione del virus e un presupposto indispensabile per poter tenere in vita le attività di ristorazione, dall’altro è diventato un elemento di battaglia quotidiana contro alcuni clienti che trovano il pretesto per inscenare sterili e inopportune discussioni Vax- noVax, in un ambito non decisamente consono, bersagliando i dipendenti dei ristoranti che vogliono solo svolgere il proprio lavoro serenamente. Fipe-Confcommercio Siracusa intende prendere le distanze dalla concorrenza sleale di alcuni ristoratori che, forti del controllo limitato da parte degli enti preposti, non chiedono o non verificano la certificazione, creando indirettamente un danno a chi rispetta la legge: quante tavolate di clienti sono andate perdute perché qualcuno non aveva il Green pass o un tampone? Quanti sono i clienti che preferiscono andare dove la legge viene elusa? L’appello dei ristoratori Fipe che con tanti sacrifici economici e finanziari ancora oggi offrono il loro servizio è chiaro: siamo tutti chiamati a rispettare la legge e a rispettare il lavoro di chi si impegna per ritornare alla normalità della vita ante covid.