Sanità, ancora precari a Catania. Ugl sollecita l’ospedale Garibaldi
La stabilizzazione dei precari della sanità siciliana, disposta da una circolare del 1 aprile del Dipartimento regionale per la pianificazione strategica dell’Assessorato regionale della salute, non è ancora realtà in tutte le aziende ospedaliere siciliane. Dopo la richiesta dello scorso 15 marzo, avanzata dalla Ugl Salute regionale, è la federazione provinciale guidata da Carmelo Urzì a chiedere il completamento delle procedure per quanto riguarda la provincia di Catania. In particolare Ugl sollecita l’azienda ospedaliera Garibaldi, “rimasta praticamente l’ultima nel territorio etneo” dopo l’analoga operazione completata dall’Asp pochi giorni fa, a doversi attenere ai dettami di una circolare regionale, “nata a seguito delle sollecitazioni inviate proprio dal sindacato Ugl sulla scorta di una sentenza del tribunale di Messina”. “Siamo lieti che, dopo l’azione a livello regionale della Ugl, quasi tutte le aziende siciliane si sono attivate per stabilizzare centinaia di lavoratori che da diversi anni vivevano nel precariato. Sollecitiamo la direzione generale del Garibaldi di Catania a completare presto la procedura che, nel caso specifico, interessa circa 30 dipendenti. Si tratta di un atto dovuto e, pertanto, ci auguriamo che il direttore Fabrizio De Nicola possa chiudere in breve tempo questa partita, sostenuta da una recente conclamata giurisprudenza e dallo stesso Assessorato. Continueremo per questo, come Ugl salute, a tenere alta l’attenzione sul tema affinchè questa ennesima sacca di precarietà venga eliminata nel pieno rispetto della legge”.