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Sicilia, saldi invernali “senza sprint”. Federconsumatori: pesa il caro energia

Due milioni di famiglie dell'Isola spenderanno meno del solito per colpa della congiuntura economica che ha reso le bollette più pesanti. L'associazione dei consumatori denuncia anche la concorrenza dei negozi online, dove "tutto è costantemente in saldo"

Anche quest’anno la Sicilia è tra le prime Regioni italiane in cui inizieranno i saldi invernali: il 2 gennaio si parte, anche se non è prevista alcuna partenza “sprint”. Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, infatti, solo il 24 per cento delle famiglie italiane comprerà qualcosa, con una spesa media per famiglia di 178,60 euro (in calo del tre per cento rispetto ai saldi dell’anno scorso). In Sicilia, probabilmente, queste cifre saranno ancora inferiori visto il potere d’acquisto dei siciliani, notevolmente sotto la media nazionale italiana. Non c’è affatto da stupirsi se pochi siciliani compreranno con i saldi e se cercheranno di spendere il meno possibile: a causa del caro bollette e dell’inflazione generale (più 2.384,42 euro in media a famiglia), da una parte, e di altre iniziative commerciali come il Black Friday, dall’altra, di soldi in tasca ne restano ben pochi per 2 milioni di famiglie siciliane.

Monitorare il prezzo dei beni

Tuttavia, secondo Federconsumatori Sicilia c’è anche altro da considerare: hanno ancora senso i saldi tradizionali, in un’epoca in cui tutto è costantemente in saldo, online e non solo? La regola d’oro dei saldi è quella di monitorare il prezzo di un bene prima del periodo degli sconti, per controllare che il venditore non stia manipolando il prezzo facendoci credere che stiamo facendo un affare. Fare questa cosa, però, oggi è sempre più difficile perché i prezzi dei prodotti cambiano in continuazione, con oscillazioni anche a due cifre percentuali se parliamo di negozi online. A questo punto, premettendo che il consumatore ha il diritto di pagare il prodotto al prezzo minore quando è possibile, è urgente fare chiarezza su come si formano i prezzi. Nessuna criminalizzazione degli e-commerce, certamente, ma è doveroso chiedersi come sia possibile che uno smartphone oggi costi mille euro al lancio e 600 euro dopo appena tre mesi, o che una televisione passi da 1.999 a 799 euro in meno di un anno.

I rischi dell’online

Cosa ancor più assurda è la differenza di prezzo spesso applicata dalle grandi catene dell’elettronica su prodotti di largo consumo, come i “grandi bianchi” (frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, etc. etc.), in base alla modalità di acquisto online/offline: in questi giorni abbiamo monitorato le differenze di prezzo di una lavatrice di alta gamma e abbiamo constatato che lo stesso prodotto comprato nei punti vendita fisici costava 1.099 euro, mentre il prezzo scendeva a 549 euro comprando la lavatrice sullo store online della stessa catena di elettronica. Stesso prodotto, stesso venditore, prezzo dimezzato se si compra online. Ma non tutti vogliono (o riescono) a comprare online e questa differenza di prezzo così estrema rischia di trasformarsi in una vera e propria discriminazione nei confronti di chi non mastica molto di digitale e acquisti online. O, semplicemente, preferisce non lasciare i dati della propria carta di credito su un sito Web.

I diritti dei consumatori

Ora, immaginiamo che quella lavatrice con i saldi verrà scontata del 20-30 per cento: comunque nel negozio fisico, anche scontata, costerà sempre di più che nel negozio online. Chi la comprerà in negozio durante i saldi vedrà il prezzo scendere di 200 o 300 euro e crederà di aver fatto l’affare dell’anno ma, in realtà, non è affatto così. C’è chiaramente un problema da risolvere, perché i consumatori hanno diritto a sapere quanto costa realmente un prodotto per poi fare le proprie valutazioni in merito all’acquisto.

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Redazione
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Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

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