Salvo Pogliese, il sindaco della città di Catania, è ultimo tra i sindaci italiani nella classifica Governance Poll edita dal Sole 24 ore. Una graduatoria stilata sulla base di un giudizio complessivo chiesto agli elettori della città di riferimento e dunque sulla loro disponibilità a votarli o meno qualora ci fossero imminenti elezioni. Non molto più stimato Leoluca Orlando, al suo secondo mandato come sindaco di Palermo, 103esimo. Il più apprezzato tra i sindaci siciliani è Cateno De Luca, alla guida di Messina, che si piazza al 29esimo posto. Per quanto riguarda la classifica dei governatori, invece, migliora la posizione di Nello Musumeci. Il sindaco italiano più apprezzato è Antonio Decaro, alla guida di Bari. Luca Zaia, in Veneto, si conferma il governatore più stimato. Anzi, aumenta ancora il consenso.
Pogliese paga il prezzo del dissesto
Eletto nel 2018 e dunque ormai a metà mandato, Salvo Pogliese non sembra essere molto apprezzato dai suoi concittadini e chiude la classifica piazzandosi in 105esima posizione. Perde dunque due posizioni rispetto allo scorso anno quando era 103esimo. Di certo, lo scrivono anche sul Sole 24 ore, ha influito l’avere dovuto dichiarare il dissesto dell’Ente, sebbene non sia lui la causa. Sta di fatto che tra i primi provvedimenti dopo essersi insediato c’è proprio questa doccia fredda per i suoi concittadini e per le aziende creditrici. I primi hanno dovuto rinunciare a una serie di servizi, i secondi a buona parte delle spettanze dovute. Senza soldi però, come si dice, non si canta messa e dunque Pogliese paga lo scotto di essere a capo della città dell’Elefante in un momento così difficile. Rispetto a quando è stato eletto, periodo in cui aveva ottenuto il 52 per cento dei consensi, è precipitato al 30, perdendo oltre venti punti percentuali.
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Orlando e le difficoltà di bilancio
Non è migliore la situazione per Leoluca Orlando e la sua Palermo. Dal giorno della sua ri-elezione, quando aveva ottenuto il 46 per cento dei consensi, scende di sette punti e tocca quota 39. Va detto che comunque lo scorso anno era lui l’ultimo in classifica. La città che non ha ancora dichiarato il dissesto, ma il suo spettro sembra aleggiare dietro l’angolo. Le difficoltà economiche non sono da poco e pure i servizi si fanno attendere. Primo tra tutti la mancata, o di certo molto deficitaria, raccolta dei rifiuti. Non solo la città è ben al di sotto della soglia minima di raccolta differenziata prevista dalla legge, soprattutto nelle ultime settimane fanno bella mostra di sé cumuli di ogni tipo di rifiuto e in ogni dove. Dal centro alla periferia non c’è molta differenza. Il caldo peggiora la situazione che diventa a rischio sanitario e l’immagine della città, davanti agli occhi di numeri turisti che vorrebbero vedere le bellezze storiche, architettoniche e naturalistiche della città, non si fa certo bella figura.
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Cateno De Luca il più apprezzato
Il primo cittadino più apprezzato in Sicilia è Cateno De Luca, a Messina. Si piazza al 29esimo posto nella classifica generale. Una posizione che di certo gli fa piacere, anche in previsione della già annunciata lotta alla presidenza della Regione contro l’attuale Nello Musumeci, ma che comunque non nasconde delle difficoltà. Rispetto al 2018, quando è stato eletto, perde infatti oltre otto punti e mezzo passando dal 65 per cento dei consensi al 65,5.
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Tutti i sindaci perdono consensi
Guardando alle altre città siciliane la situazione non è brillante. Tutti i sindaci siciliani sono in perdita di consensi rispetto alla data delle loro elezioni. Giacomo Tranchida a Trapani, 37esimo, perde più di tutti e passa dal 70.7 al 56 per cento dei consenti. Lo segue, per percentuali di perdite, il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, 88esimo, che segna quasi meno 10 punti percentuali passando dal 58.9 al 49 per cento. Francesco Italia a Siracusa, 82esimo, e Francesco Micciché ad Agrigento, 39esimo, si attestano attorno a una perdita del quattro per cento mentre Maurizio Di Pietro e Giuseppe Cassì, rispettivamente sindaci di Enna e Ragusa perdono circa il tre per cento dei consensi.
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Cresce il consenso di Musumeci
La sfida a governatore tra De Luca e Nello Musumeci si annuncia infuocata. Se il primo è il più in alto nella classifica dei sindaci, il secondo accresce la sua popolarità o meglio continua ad accrescere. Adesso è settimo in classifica, lo scorso anno 12esimo. È cresciuto di 3 punti percentuali rispetto al 2020 e di oltre nove rispetto alla data dall’elezione, passando dal 39,8 del 2017, al 45,8 del 2020 agli attuali 49 punti percentuali. Numeri che fanno sì che sia, dopo Nicola Zingaretti del Lazio, il governatore ad essere cresciuto di più dal giorno dell’elezione. Musumeci commenta con misura questi dati. Non nasconde che “mi facciano piacere”, ma sottolinea che comunque i sondaggi vanno sempre “presi con le pinze”. Ad ogni modo, lega questo sostegno alle sue azioni di contrasto contro il covid-19. “Nonostante le restrizioni che spesso sono stato costretto ad imporre – aggiunge – i miei conterranei hanno avuto consapevolezza di quanto difficile sia governare e dato fiducia all’operato del Governo che ho l’onore di guidare. Ma guai ad allentare la guardia”.