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Spese di Natale sopra la media. E due terzi sono prodotti alimentari. I dati

Oltre un miliardo di euro solo per cibo e bevande: questa la stima di Confartigianato sulle compere natalizie nell'Isola. Rispetto al triennio 2018-2020 la media di spesa è in crescita del 16 per cento, e fino al 32 per i non alimentari

Un miliardo e 741 milioni di euro: è la spesa delle famiglie siciliane in prodotti e servizi regalabili a Natale di cui due terzi (66,6 per cento) in prodotti alimentari e bevande, pari a 1.159 milioni di euro. La distribuzione delle famiglie e della spesa media mensile familiare sul territorio siciliano permette di stimare una spesa in prodotti e servizi regalabili a Natale a dicembre che supera i 200 milioni di euro a: Palermo (428 milioni di euro), Catania (375 milioni di euro) e Messina (237 milioni di euro). Le festività legate al Natale modificano notevolmente le abitudini di spesa dei consumatori: considerando il triennio 2018-2020 a dicembre si registra un valore delle vendite al dettaglio superiore del 25,5 per cento rispetto alla media annuale (più 16,7 per centi nel caso dei prodotti alimentari e più 32,4 per cento nel caso di quelli non alimentari). Le vendite al dettaglio del mese di dicembre rappresentano il 9,7 per cento delle vendite annuali di prodotti alimentari e l’11,0 per cento di quelli non alimentari. Sono alcuni dei dati forniti dall’Osservatorio economico di Confartigianato Sicilia, alle porte del Natale 2021.

L’artigianato nei settori dell’offerta tipica del Natale

Sono 20.289 le imprese artigiane della Sicilia operanti in 47 settori in cui si realizzano prodotti artigianali e si offrono servizi di qualità che possono essere regalati in occasione del Natale, pari al 37,5 per cento delle imprese artigiane dislocate su tutta la regione: queste imprese danno lavoro a 48.593 addetti cioè al 39,8 per cento degli addetti dell’artigianato. A livello provinciale in questi 47 settori l’artigianato conta 4.461 imprese con 10.278 addetti in provincia di Catania, 4.295 imprese con 9.985 addetti a Palermo, 3.061 imprese con 7.906 addetti a Messina, 1.887 imprese con 5.017 addetti a Trapani, 1.466 imprese con 4.100 addetti a Ragusa, 1.783 imprese e 3.876 addetti ad Agrigento, 1.497 imprese con 3.332 addetti a Siracusa e 1.007 imprese con 2.236 addetti a Caltanissetta e 834 imprese e 1.863 addetti a Enna.

Artigianato Alimentare, bevande e ristorazione

L’artigianato attivo nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale vede come primo ambito l’Alimentare, bevande e ristorazione (gruppi delle divisioni Ateco 2007 10, 11 e 56) che conta 7.732 imprese artigiane attive con 24.281 addetti. L’ambito rappresenta poco meno di un terzo (38,1%) delle imprese artigiane attive nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale ed il 14,3 per cento dell’artigianato regionale mentre i suoi addetti sono il 50 per cento degli addetti dell’artigianato attivo nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale ed il 19,9 per cento degli addetti dell’artigianato siciliano. L’ambito Alimentare, bevande e ristorazione rappresenta il 2,9 per cento delle imprese e il 3,3 per cento degli addetti dell’economia non agricola in Sicilia. A livello provinciale le più alte incidenze degli addetti dell’ambito Alimentare, bevande e ristorazione sugli addetti del totale dell’economia non agricola si riscontrano a Enna (4,7 per cento), Agrigento (4,3 per cento), Trapani (4,2 per cento) e Messina (4,0 per cento).

Prodotti di qualità e agroalimentari tradizionali

Sulla base degli ultimi dati del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali la Sicilia vanta 36 prodotti agroalimentari di qualità al 4 agosto 2021, il 10,8 per cento dei 315 totali, che la posiziona seconda nella classifica nazionale dopo l’Emilia-Romagna. Nel dettaglio si contano 20 DOP – Denominazione di origine protetta – (55,6% del totale) e 16 IGP – Indicazione geografica protetta – (il 44,4 per cento). In parallelo, al 15 febbraio 2021 sono censiti nella nostra regione 264 prodotti agroalimentari tradizionali, il 5 per cento dei 5.333 complessivi, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo (Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, 2020). Il made in Sicilia di Alimentare e Bevande. Una importante spinta nella fase ciclica positiva proviene dalle esportazioni. L’analisi dei dati disponibili con dettaglio settoriale evidenzia nei primi nove mesi del 2021 una crescita delle esportazioni dell’Alimentare e Bevande del 22,4 per cento su base annua che segue il meno 4,8 per cento dei primi 9 mesi del 2020, con un aumento cumulato del 16,4 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2019, un aumento superiore del recupero del 2,5 per cento registrato dal totale della manifattura. A livello provinciale l’aumento cumulato nei primi 9 mesi dell’anno dell’export di prodotti alimentari e bevande rispetto allo stesso periodo del 2019 è più ampio per Ragusa, Caltanissetta, Palermo e Agrigento.

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Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

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