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Studio Muse Idea, l’aiuto per vendere puntando sulla propria identità

È l'idea di Tiziana Privitera nel campo dell’interior design e del visual merchandising. Per individuare e ottimizzare il potenziale distintivo dell’attività commerciale sia in store che online

Appassionata di teatro ed arredamento, scenografa ed arredatrice, promotrice qualche anno fa insieme ad Angelo Fichera e Vincenzo Pappalardo ad Acireale della Nivarata, il festival internazionale della granita siciliana, Tiziana Privitera adesso ha dato vita ad una nuova iniziativa imprenditoriale, Studio Muse Idea, nel campo dell’interior design e del visual merchandising.

Quanto è stata importante la tua formazione prima di intraprendere questo lavoro?
Ho studiato Ragioneria. Al quinto anno non vedevo l’ora di fuggire da questi studi che non permettevano alla mia creativitá di prendere vita ma, mi son resa conto col tempo, mi hanno dato una preparazione di base che si è rivelata essere fondamentale per la mia formazione personale e professionale. Non parlo della matematica, ma dell’organizzazione! Ero a Gubbio, durante le riprese della serie TV “Don Matteo” alle quali ho lavorato come arredatrice. Il presidente dell’Associazione Scacchistica Italiana che avevamo coinvolto come consulente per una puntata, mi disse: “Tiziana, tu sei una scacchista!”. “Ma io non so giocare a scacchi… ” gli risposi perplessa e lui mi spiegó che mi aveva osservato lavorare, organizzare le attività da svolgere e le persone da coordinare. Dopo gli studi di Ragioneria, mi sono formata e specializzata seguendo studi artistici frequentando l’Accademia di Belle Arti di Catania, e seguendo corsi di formazione specifici del settore a Roma e a Milano.

Ed invece le esperienze che ti hanno maggiormente formato?
Ho avuto la possibilità di maturare esperienze sia in Italia che all’estero per grandi aziende dalle quali ho potuto imparare molto. Il cinema e la televisione mi hanno insegnato che nulla è impossibile e non si possono deludere le aspettative del regista e del pubblico. Da alcune grandi aziende ho potuto imparare e applicare le regole madre del settore retail. Nivarata, il festival internazionale della granita siciliana, ha dimostrato come, quando si crede in qualcosa, coinvolgendo i giusti processi e partner, tutto si può realizzare.

Ci vuole però collaborazione da parte delle imprese. Come la si ottiene?
I piccoli imprenditori, con i loro problemi fuori dagli schemi, mi hanno aiutato a imparare come trovare soluzioni a partire dall’apertura, fino ad arrivare anche alla chiusura. Mi sono occupata anche di dover ottimizzare la chiusura di punti vendita, cercando di aiutarli a massimizzare le entrate in questa spiacevole parte di percorso dell’attività. Durante quel mese di cammino insieme, sono emerse tante cose che avrebbero potuto essere gestite diversamente prima, magari evitando di arrivare alla chiusura. Ho imparato a piantare i chiodi prima di chiedere a qualcun altro di farlo. Devi sapere di cosa si parla, esserti sporcato, ferito, averne toccato con mano le difficoltà, fino a trovare la tecnica giusta.

Come e quando nasce l’idea di Studio Muse Idea?
L’idea nasce a seguito di un’esperienza di insegnamento per un corso in cui venni coinvolta come docente per insegnare le tecniche di visual merchandising, interior design e vetrinistica a potenziali addetti alla vendita. Grazie e questa esperienza, e al mio incontro con colleghi che svolgevano attività affini e complementari, dopo diverse esperienze come dipendente, individuati i bisogni del mio territorio, ho deciso di strutturare alcune collaborazioni e creare un’offerta olistica e completa per i potenziali clienti. Da subito ho pensato che avrei dovuto trovare un marchio facilmente identificabile che rappresentasse non solo me, ma anche l’idea di Studio Muse. Una volta individuati gli elementi chiave, ho provato a buttare giù qualcosa ma, come giusto che sia, mi resi conto che dovevo chiedere aiuto a un grafico professionista. Mi si sono rivolta allora a Giuseppe Lombardo di Less Studio per perfezionarlo. Le forme che lo compongono sono lineari ma colorate: richiamano graficamente uno spazio, un ambiente aperto e da riempire.

Oggi una buona fetta di mercato fa shopping on line. Perché il servizio di Studio Muse Idea dovrebbe essere valido?
In tempi in cui prevalgono centri commerciali, franchising, multinazionali e shopping online, se chi ha una piccola attività commerciale indipendente aperta nel settore retail o un business che vuole non certo competere, ma quantomeno convivere con queste realtà della GDO, deve aggiornarsi e mantenere forte la propria identità. È per questo che con il mio lavoro si riesce ad individuare e ottimizzare il potenziale distintivo dell’attività commerciale e a proporlo sia in store che online. Un franchising o un punto vendita della grande distribuzione, con un adeguato apporto professionale, può usufruire occasionalmente di servizi esterni riducendo così i costi fissi.

E la fedeltà della clientela come si ottiene invece?
Così come è importante realizzare l’allestimento del punto vendita e dell’esposizione in modo ottimale, è fondamentale riuscire a mantenerlo sempre vivace, attraente e interessante per i visitatori. Sia all’interno dello store che nelle vetrine (shop windows display). Affidarsi periodicamente a un consulente e all’intervento di un professionista permette di mantenere alto il livello espositivo del PDV, continuando nel tempo ad attrarre, accattivare, ispirare, emozionare, creare dei bisogni, trovare nuove soluzioni “su misura” per il cliente e che favoriscano l’acquisto “d’impulso”.

E in questo periodo difficile, come avete lavorato?
Al momento sono risultate molto efficaci le consulenze base a distanza.
Permettono di incontrarsi virtualmente per fare un briefing e, una volta fatto il punto della situazione seguire il cliente, anche a distanza, e dare man mano suggerimenti da attuare. E’ anche possibile realizzare veri e propri progetti da discutere insieme, anche se non necessariamente sul posto vis a vis. Sia in vista di una ripresa delle “normali” attività che di un cambio di direzione. Le tecnologie a disposizione oggi permettono di avere un approccio più snello e flessibile.

Qual è la filosofia di marketing alla base?
Io credo nel marketing formativo, che consiste nello spiegare al cliente i processi e le tecniche, facendo sì che possa attuarli anche autonomamente in un secondo momento. Studio Muse Idea nasce da una passione e da un’esigenza profonda: quella di condividere la propria esperienza per poter aiutare gli altri. Affiancare, guidare, dare gli strumenti giusti e la possibilità di capire e scegliere la propria via, per poi dopo aver gattonato, riuscire a camminare da soli.

Qualche suggerimento a chi come te volesse svolgere questa attività?
Il fatto di avere una vetrina e un’attività aperta (parlo sia di negozi reali che virtuali, così come di altri tipi di servizi), non corrisponde automaticamente al fatto che i clienti arrivino da soli e che l’attività vada bene così già solo in quanto esiste. Occorre impegno e passione, ogni giorno, anche e soprattutto nei momenti difficili. Dal momento in cui si apre, bisogna curare la propria “vetrina”, comunicare con il proprio cliente con empatia, fargli trovare ciò che cerca, sia come prodotto/servizio che come rapporto con l’azienda, sia virtualmente che a tu per tu. Tutto è in continua evoluzione ma certi bisogni non passano mai di moda. Inoltre, per esperienza personale, suggerisco di non dimenticare mai di partire con il dare valore a ciò che si ha, ma anche che l’unione fa la forza. Le collaborazioni possono aggiungere valore, aprire a nuove visioni e possibilità.

Rosario Faraci
Rosario Faraci
Rosario Faraci è Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all’Università degli Studi di Catania e tiene gli insegnamenti di Principi di Management, Marketing, Innovation and Business Models. È delegato del Rettore aIl’Incubatore di Ateneo, Start-up e Spin-off, presidente del comitato scientifico di Start Cup Catania e consigliere nazionale dell’associazione PNI Cube. E’ stato Visiting Professor di Strategic Management alla University of Florida. È giornalista pubblicista dal 1987.

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