“Siamo stanchi delle solite barzellette e promesse politiche elettorali, noi tirocinanti Siciliani ci sentiamo presi in giro, non c’è il buon senso di ascoltarci e capire le nostre reali esigenze”: lo dice Oreste Lauria, portavoce regionale dei 189 tirocinanti dell’avviso 22 della Regione Siciliana, che da tre anni e mezzo attendono ancora i pagamenti, dopo aver iniziato i tirocini formativi nel 2019 e nel 2020. Martedì è stata presentata un’interrogazione all’Ars, ma per Lauria è stata “l’ennesima perdita di tempo”, in quanto finora “la vicenda è stata gestita con poca chiarezza e trasparenza da parte delle istituzioni della politica regionale siciliana. Tutti in campagna elettorale sono stati pronti a promettere posti di lavoro, però nessuno dei candidati a provato a risolvere il problema dei pagamenti e del futuro dei tirocinanti. Avevamo partecipato a questo bando regionale per poi essere assunti, ma purtroppo siamo rimasti senza futuro”.
Occupazione giovanile tra le priorità di Schifani
Oltre a denunciare per l’ennesima volta che le pratiche di pagamento siano rimaste nei cassetti degli uffici regionali senza essere liquidate, Lauria sottolinea come questo caso sia un esempio dell’azione fallimentare della Regione nell’ambito del lavoro: “Ad oggi – ricorda – non è stata prevista nessuna politica reale di occupazione per i più di mille tirocinanti che hanno partecipato all’Avviso 22″, sul quale nessuno ci racconta la verità e nessuno si assume la responsabilità dell’accaduto”. Lauria ha chiesto ripetutamente soluzioni sia per gli arretrati che per avviare le assunzioni, “come già è stata fatto altre volte per dipendenti a tempo determinato della Regione, che poi sono stati integrati. Del resto lo stesso Presidente della Regione siciliana Renato Schifani rilasciando le interviste nella campagna elettorale scorsa aveva messo tra le priorità del suo nuovo governo proprio l’occupazione giovanile”, dice il portavoce dei tirocinanti, i quali sarebbero in possesso di qualifiche e di esperienza lavorativa necessaria.