fbpx

Turismo ancora in lockdown. Alberghi e agenzie alle corde. Flop del bonus vacanze

Nel 2020 quasi 200 milioni di viaggiatori in meno. Nessuna luce all'orizzonte. Flop del bonus vacanze. La voce di Federalberghi e Fiavet Sicilia

Il 2020 si è chiuso nel peggiore dei modi per il turismo, con un calo dei viaggiatori italiani e la scomparsa di quelli stranieri. Stando ai dati dell’Istituto nazionale di statistica (Istat), nei primi nove mesi del 2020 si è registrato un dimezzamento delle presenze rispetto allo stesso periodo del 2019. Una perdita di oltre il 50 per cento, con 192 milioni di turisti in meno. Lavoro da remoto, divieto di spostamenti e rinunce a viaggi di piacere hanno generato una flessione del movimento turistico in Italia.

Turismo internazionale bloccato

Nello specifico, il calo principale riguarda i viaggi per motivi di lavoro. Da gennaio a settembre 2020 il flusso è sceso del 59 per cento rispetto al 2019, a causa dell’assenza di convegni e riunioni simili. I viaggi di vacanza, nello stesso periodo, sono diminuiti del 23 per cento in confronto all’anno precedente. In calo soprattutto i turisti stranieri. “Se il sistema nazionale è molto limitato, quello internazionale è bloccato per quanto riguarda il flusso turistico”, conferma Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Sicilia. A giugno la componente straniera è scesa del 93 per cento. Da luglio a settembre, invece, i pernottamenti dei clienti dall’estero sono stati appena il 40 per cento rispetto al 2019.

Leggi anche: Diste, proiezioni nefaste. Turismo in calo del 60 per cento

Turismo in lockdown

L’Istat mette in luce che le perdite hanno colpito più il settore alberghiero di quello extra-alberghiero, per l’abbattimento dei pernottamenti di vacanza e l’annullamento di quelli di lavoro. “In realtà è tutto il sistema ricettivo in crisi”, ribatte Farruggio. Gli hotel sono in una situazione più grave “solo perché hanno più spese di mantenimento del personale rispetto agli altri tipi di strutture d’accoglienza”. Di fronte all’assenza del turismo di business e della componente straniera, continua il presidente di Federalberghi, “il 95 per cento degli alberghi è chiuso, e alcuni di questi da febbraio non hanno più riaperto”. Altri invece hanno ridotto i servizi offerti “perché il personale è in cassa integrazione. Insomma, il turismo è ancora in lockdown”.

Malus vacanze più che bonus

Il Governo ha provato a far ripartire il settore con il bonus vacanze, valido fino a giugno 2021 purché richiesto entro dicembre 2020. Questo però non è stato sufficiente, come testimonia Giuseppe Ciminnisi, presidente di Fiavet Sicilia. “È stato erogato solo il 30-35 per cento dei bonus previsti”. Una causa dell’insuccesso, secondo Ciminnisi, può essere la complessa pratica burocratica per richiederlo. “Se la sua gestione fosse stata affidata alle agenzie di viaggio, e non a privati e alberghi direttamente, probabilmente sarebbe andata meglio”. Il bonus per il cliente consiste in uno sconto immediato dell’80 per cento, e in un recupero del restante 20 attraverso detrazione d’imposta nella dichiarazione dei redditi del 2021. Un risparmio massimo di 150, 300 o 500 euro in base al numero di persone in famiglia che ne usufruiscono. Gli albergatori, invece, recuperano lo sconto tramite credito d’imposta o cessione ai fornitori. Una modalità non condivisa da Ciminnisi. Dover anticipare lo sconto dell’80 per cento “ha portato gli albergatori a ridurre la disponibilità di camere nei confronti delle agenzie di viaggio, per evitare di pagare un ulteriore 10 per cento di commissioni”.

Leggi anche: Rete tra agenzie: sicil-strategia privata per il turismo

Turismo settore portante

Mentre il Governo punta a rilanciare il bonus per il prossimo anno, albergatori e agenti turistici propongono altri modi di investire il denaro. “Sarebbe meglio concedere un ristoro che sani almeno l’80 per cento delle perdite agli albergatori” afferma Farruggio. Si potrebbe proporre anche una cassa integrazione attiva, continua il presidente, “così da mantenere tutti i servizi e tutto il personale condividendo le spese con lo Stato”. I rappresentanti di categoria lamentano poca attenzione alle strutture ricettive. La Sicilia ha erogato loro poco più di 2 milia euro, concessi anche ad altre imprese che hanno risentito meno della pandemia.

Leggi anche – Turismo, slitta a giugno tassa regionale per agenzie di viaggio

Meno burocrazia, più fondi

“Lo Stato dovrebbe aiutare noi albergatori come noi lo abbiamo aiutato con i covid-hotel”, denuncia a questo proposito Nicola Farruggio. “La Regione dovrebbe trattarci meglio di chi, per esempio, ha potuto continuare con l’attività di asporto. Noi viviamo di importo”. Non dissimile l’opinione di Giuseppe Ciminnisi: “Le agenzie di viaggio hanno lavorato solo a luglio e agosto per rimborsi o rinvii, con perdite del 90 per cento”. I fondi concessi sulla carta dallo Stato sono lenti ad arrivare. “La prima trance mi ha permesso solo di pagare due mensili ai miei dipendenti”, conclude il presidente di Fiavet Sicilia.

- Pubblicità -
Olga Stornello
Olga Stornello
Nata a Catania il 2 aprile 1994, Olga Stornello è una giornalista pubblicista. Laureata in filologia classica, il suo curriculum di studi è legato al mondo latino e greco e intriso di amore per la letteratura italiana. Questa passione per il mondo umanistico si affianca a una curiosità innata che la porta a mettersi in gioco anche in campi non legati ai suoi studi. È così che ha iniziato a collaborare con agenzie stampa e testate giornalistiche sia online sia cartacee.

DELLO STESSO AUTORE

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Social

25,010FansMi piace
712FollowerSegui
392FollowerSegui
679IscrittiIscriviti
- Pubblicità -

Ultimi Articoli