La provincia di Trento da sola registra più presenze turistiche dell’intera Sicilia. Il dato, riportato da Eurostat, riguarda i pernottamenti nelle strutture ricettive nel 2019, ultimo anno prima della pandemia. Le strutture considerate non sono solo hotel, ma tutte le tipologie così come le notti conteggiate. Valgono tutte, qualsiasi sia stato lo scopo (vacanza, affari o altro). Nel Trentino i soggiorni dei visitatori hanno raggiunto quota 18,4 milioni, contro i 15,1 milioni dell’intera nostra regione, isole minori comprese. Il Trentino ha una superficie pari a meno di un quarto di quella siciliana, e la popolazione non supera l’11 per cento di quella isolana. Un dato, quello citato dal recente rapporto dell’ufficio statistico dell’Unione europea, che aggiunge un altro elemento alla arretratezza economica e alla incapacità di valorizzare le proprie risorse della Sicilia. Ne abbiamo scritto da poco a proposito di lavoro e istruzione. Il 2020 è considerato annus horribilis a causa della diffusione del Covid e delle relative chiusure. Secondo un’indagine di alcuni esperti di prontobolletta.it, a livello nazionale si è avuta una riduzione del 69 per cento degli incassi rispetto al 2019. La Sicilia conta un -68,8. Il 2021 è invece considerato l’anno della ripresa e dalla Regione Siciliana fanno sapere che secondo le stime di Turistat in agosto si sono contate le stesse presenze del 2019. Numeri che l’assessore al turismo siciliano, Manlio Messina, definisce “sorprendenti”, ma che in realtà, come detto testimoniano poco o nulla la vocazione turistica siciliana.
Come Sardegna e Liguria
A ulteriore conferma che anche il settore turistico soffre di carenze strutturali, basta citare altri dati elaborati e pubblicati da Eurostat nel report focalizzato sulle regioni europee. Tra il 2012 e il 2019 le presenza turistiche nei Paesi dell’Unione europea sono aumentate del 26 per cento (ovvero 0,6 miliardi di notti, per un totale di circa 2,9 miliardi di euro). In Trentino le notti trascorse in strutture ricettive sono passate da 15,5 milioni del 2012 alle citate 18,4 milioni del 2019. Nello stesso periodo, in Sicilia le “notti turistiche” sono aumentate di sole 800 mila unità, passando da 14,3 a 15,1 milioni. Una crescita molto debole, tanto che nello stesso periodo la Puglia ci ha superato passando da 13,3 a 15,4 milioni, la Liguria ci ha raggiunto passando da 13,4 a 15,1 e lo stesso ha fatto la Sardegna, che è addirittura cresciuta di quasi il 50 per cento, facendo registrare nel 2019 15,1 milioni di presenze a fronte delle 10,8 milioni del 2012. Ormai anche il Piemonte è vicinissimo, con 14,9 milioni di presenze nel 2019 contro 12,4 del 2012.
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Canarie isole regine d’Europa, la Croazia supera Parigi
Dal punto di vista della tendenza, in Italia hanno fatto peggio della Sicilia (e del resto d’Europa) Molise, Abruzzo e Marche. In queste regioni, e in due della Finlandia, le presenze sono diminuite nel periodo di tempo considerato. Al contrario, la regione adriatica di Jadranska Hrvatska, in Croazia, ha registrato il maggiore aumento complessivo delle notti trascorse in strutture ricettive turistiche, con ulteriori 26,4 milioni di notti nel 2019 rispetto al 2012, passando così da 59,9 milioni a 86,2 milioni. Questa zona è la seconda regione turistica in Europa, battuta solo dalle spagnole Isole Canarie, che mantengono il primo posto crescendo nel periodo da 87,5 a 96,1 milioni. La regione croata ha superato l’area di Parigi, che ora è al terzo posto con 84,7 milioni (contro i 78,1 del 2012). Parigi è tallonata da Barcellona e Catalogna, che ha fatto registrare 84,1 milioni di presenze (nel 2012 erano 69,7). Al quinto posto l’Andalusia con 72 milioni di presenze. Le spagnole Catalogna, Andalusia e Valencia sono tre delle altre quattro regioni europee ad avere incrementato le presenze turistiche di oltre 12 milioni di notti. L’altra è la regione di Amsterdam.
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Veneto prima regione italiana, Toscana seconda
Nella classifica assoluta la prima regione italiana è il Veneto, che si piazza al sesto posto con 71,2 milioni di notti (62,4 nel 2012), poco sopra un’altra regione spagnola, le isole Baleari, che nel 2019 hanno registrato 68,4 milioni di presenze (64,7 nel 2012). La seconda regione italiana in classifica è la Toscana, con 48,1 milioni di presenze (42,7 nel 2012). Tra le italiane, seguono, nell’ordine, Lombardia (40,5 milioni nel 2019), Emilia Romagna (40,4), Lazio (39,9). Subito dopo, al sesto posto assoluto in Italia, c’è la provincia di Bolzano con 33,6 milioni di presenze nel 2019 e 29,4 nel 2012, di dimensioni simili alla provincia di Trento. In tutta la Sicilia, come detto sopra, le presenze sono state 15,1 milioni, di cui poco più della metà stranieri. In fondo Malta non è lontanissima, con le sue 9,9 milioni di presenze turistiche nel 2019 (7,8 nel 2012) e un trend di crescita nettamente superiore a quello siciliano.