fbpx

Palermo, nasce la Rete del lavoro agricolo di qualità. “Stop sfruttamento”

La cabina di regia, coordinata dall'Inps, è costituita dall'Inail, dal centro per l'impiego di Palermo, dall'Ispettorato al lavoro, e da diverse associazioni datoriali e sindacali

Si è costituita la sezione palermitana del lavoro agricolo di qualità. La seduta di insediamento della Rete si è svolta questo pomeriggio presso la sala Dalla Chiesa della Prefettura di Palermo. All’evento, organizzato dalla Prefettura assieme all’Inps di Palermo, che ha istituito la sezione nei giorni scorsi, hanno partecipato la Cgil Palermo e la Flai Cgil Palermo, che nei mesi scorsi avevano sollecitato con una lettera al prefetto la costituzione anche nella nostra realtà della “rete”,  strumento fondamentale nella lotta contro il lavoro nero e lo sfruttamento dei braccianti nelle campagne e per la promozione di politiche attive per il lavoro.

Leggi anche – Agricoltura, la denuncia del Sifus: “Bandi Pnrr discriminatori verso il Sud”

I membri della cabina di regia

La cabina di regia, coordinata dall’Inps, è costituita  dall’Inail, dal centro per l’impiego di Palermo, dall’Ispettorato al lavoro, dall’Ebat, da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, dai sindacati di categoria Fai, Flai, Uila, da Confagricoltura, Coldiretti, Cia. In rappresentanza della Flai Cgil e della Cgil Palermo sono stati nominati il segretario generale Flai Cgil Palermo Dario Fazzese e Piero Galli per la Cgil Palermo. La “rete”, a livello nazionale attiva dal settembre 2015, è oggi uno strumento essenziale per la piena applicazione della legge 199 del 2016, ribattezzata anti-caporali.

Leggi anche – Agricoltura e Pnrr, progetti per l’acqua tutti bocciati. “Altri fondi mai spesi”

“Liberare il settore agricolo”

“Con le misure previste dalla Rete, l’obiettivo è fare il salto di qualità per liberare definitivamente il settore agricolo dalla sfruttamento e del lavoro nero, ridando dignità alle lavoratrici e ai lavoratori agricoli”, ha dichiarato Dario Fazzese, “Le imprese avranno la loro convenienza a partecipare a questa rete e a diventare  soggetti attivi per ricostruire la filiera della legalità. Una convenienza di impresa che avrà il suo ritorno nella promozione e  commercializzazione dei prodotti”. 

Leggi anche – Agricoltura, fondi europei dirottati dal sud al nord. La protesta di Cia Sicilia

I vantaggi per gli aderenti

“Un’impresa che aderisce alla rete”, aggiunge Mario Ridulfo, segretario generale Cgil Palermo, “di fatto dimostra con la sua presenza di essere in regola dal punto di vista retributivo e contributivo. Un elenco certificato di imprese virtuose, che si distinguono per il rispetto delle norme in materia di lavoro,  rappresenta elemento  di garanzia in una realtà come quella delle del nostro territorio, ad alta densità di sfruttamento e illegalità in agricoltura. Questo porterà tante altre imprese a fare la stessa scelta, ad abbandonare la zona grigia e a optare  per i vantaggi e le misure previste dalla struttura”.

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

DELLO STESSO AUTORE

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Social

25,010FansMi piace
712FollowerSegui
392FollowerSegui
679IscrittiIscriviti
- Pubblicità -

Ultimi Articoli