Turismo, il Natale vale oltre 11 miliardi. La Sicilia è “più lenta” e si ferma a uno

Il turismo italiano punta sul Nataleper chiudere in bellezza il 2023, mentre quello della Sicilia va bene ma non decolla. Ilgiro d’affari natalizionel comparto turistico “sarà di 11 miliardi e 543 milioni di euro, con un incremento del 14 per cento rispetto al Natale 2022”. I viaggiatori spenderanno in media “816 euro per chi rimarrà in Italia e 2.397 euro per chi andrà all’estero”. Sono i numeri di unostudio sul turismo durante le ferie natalizierealizzato da Acs Marketing Solutions per conto della Federalberghi.In Sicilia, come detto, il settore va bene ma non brilla particolarmente. “Quest’anno avremo un Natale un po’ più lento in termini di presenze, che migliorano sensibilmente per le ultime date dell’anno”, diceNicola Farruggio, vicepresidente diFederalberghi Sicilia.Quantificare è difficile, ma per il manager “per la nostra regione si parla di unindotto di circa un miliardo“. Leggi anche –Turismo enogastronomico: Sicilia meta più desiderata dagli italiani Ilvolume d’affari generato dal Natale, insomma, è molto consistente. Anche se da Federalberghi osservano che il dato “sarebbe potuto essere ancora maggiore se non fosse stato per l’aumento dei prezziche sta caratterizzando questo periodo”. Una situazione che ha pesato sulle scelte di molti. “Il 42,5 per cento ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanzaproprio a causa dell’inflazione“. Il risultato non esaltante della Sicilia, forse, è legato anche a questo. “Il mercato si confronta con un momento economico non certo favorevole, che influisce sulla spesa media”, osserva Farruggio. “In questo senso ancheilcaro volinon favorisce la scelta Siciliae la raggiungibilità della stessa, nonostante resti tra le destinazioni maggiormente desiderate”. Malgrado ciò, conclude il dirigente, si registra “unabuona presenza del turismo nazionale,accompagnato daflussi internazionaliche aumentano anche la percentuale del soggiorno medio”. Leggi anche –Turismo in Sicilia, 15 milioni di presenze nel 2023. “Comparto vivo” Lo studio di Federalberghi entra nel dettaglio deimovimenti turistici nel nostro Paese.Complessivamente, secondo le stime effettuate, “saranno 13 milioni 253 mila gli italiani che si muoveranno per le vacanze di Natale”. Gli spostamenti dureranno circa una settimana eavverranno prevalentemente in Italia,con una piccola quota che varcherà i confini. “Il 95 per cento resterà in Italia, contro un cinque per cento chesceglierà l’estero“. Tra chi rimarrà nel Belpaese, “il 55 per cento non uscirà dalla propria regione”, e si recherà perlopiù inmontagna(30 per cento),città(23,5 per cento),località d’arte(20 per cento) ebalneari(17,5 per cento). Per quanto riguarda la spesa,i consumi maggiori saranno destinati al viaggio(32 per cento) e aipasti(26,5 per cento). Una quota inferiore è riservata ashopping(13,5 per cento) ealloggi(13,5 per cento). Leggi anche –Borsa del turismo 2023: 20 buyers europei, 400 strutture e 3.000 visite Su quest’ultimo fronte, la scelta ricade per lo più susoluzioni informali come la casa di parenti/amici(44,6 per cento) piuttosto chealberghi(22,1 per cento). Non a caso, leprenotazioni effettuatealmeno un mese prima della partenza sono appena il 12 per cento. Del resto, sottolineano gli esperti, “la motivazione principale per la vacanza natalizia sarà la possibilità di raggiungere la propriafamiglia(58,855 per cento)”, e soltanto in misura minore “ilriposo e relax(55 per cento), ildivertimento(24 per cento) e l’abitudine(20,8 per cento)”. Per quanto riguarda i mezzi di trasporto, “il 52,4 per cento dei vacanzieriutilizzerà la propria macchinaper recarsi presso il luogo della vacanza”.Percentuali inferiori per l’aereo(29,5 per cento) e iltreno(nove per cento). Tra i criteri su cui si basa questa scelta, i viaggiatori indicano prevalentemente “lacomodità(42 per cento)”.