Elon Musk non ha pace. E stavolta ha messo una croce sopra Twitter dando vita a X.com. Ieri sera, con un tweet ha annunciato l’intenzione di sostituire il mitico logo dell’uccellino azzurro con una X bianca su sfondo nero, generando valanghe di proteste degli utenti e complice anche la scalata di Threads – il nuovo social creato dall’acerrimo rivale Mark Zuckerberg – questa volta Musk potrebbe averla fatta grossa.
Il rebranding di Twitter
Il multimiliardario fondatore di Tesla ha comprato Twitter con un colpo di mano e da mesi sta attuando un’operazione di rebranding della società. Ma gli esiti sono a dir poco discutibili. E così, dopo aver voluto eliminare il sistema di spunte blu che verificavano l’attendibilità delle fonti per sostituirlo con un abbonamento, ora cambia il logo.
La X portafortuna di Elon Musk
Con una simil-operazione democratica che puzza di demagogia digitale, Musk ha chiamato a raccolta i suoi fans, chiedendo un nuovo logo e poco dopo, la nuova CEO di Twitter, Linda Yaccarino, ha lanciato il logo con un commento entusiasta: “X is here! Let’s do this”. Musk ha poi ribadito: “Avremmo dovuto farlo molto tempo fa. Mi dispiace che ci sia voluto così tanto” e il mitico uccellino azzurro, nato al varo del social nel 21 marzo del 2006, è volato via (per sempre?). E del resto, la X è un mantra per Musk che la utilizza come un portafortuna, già adoperata un altre aziende e progetti, come la compagnia aerospaziale SpaceX e X.AI, l’azienda di AI che da tempo desidera creare.
In Twitter qualcosa si è rotto
Twitter era il social del New York Times, quello utilizzato da Stephen King per contrastare Donald Trump e parlare ai suoi lettori, il medium più amato dai giornalisti anche italiani. Ma qualcosa s’è rotto. Musk deve far fronte ad una progressiva disaffezione degli utenti che dopo il cambio di proprietà, non percepiscono più Twitter – pardon, X.com – come un’agorà piacevole e destinata ad un pubblico che ama interagire e battibeccare dai programmi tv alla politica.
Nuove funzionalità per la nuova identità di Twitter
Wall Street lo osserva da vicino e c’è chi scommette che stavolta abbia passato il segno ma lui rilancia e immagina X.com sul modello di WeChat descrivendo X come un’applicazione che comprenderà funzionalità audio, video, di messaggistica e bancarie. E la Ceo rilancia: “X sarà un mercato globale per idee, beni, servizi e opportunità. Alimentato dall’intelligenza artificiale, X ci collegherà tutti in modi che stiamo appena iniziando a immaginare”. L’intenzione di richiamare Donald Trump eliminando il suo ban perenne, gli abbonamenti per le spunte blu e il limite al numero di tweet visualizzabili gratuitamente, sono sintomi di un’azienda da mesi in caduta libera. Riuscirà ancora una volta Elon a trasformare i suoi sogni di grandezza in fatturati stellari? Vedremo…