Unict, presentato “News”, sistema di monitoraggio dei rischi costieri
Un sistema di monitoraggio per prevenire inondazioni, erosioni dei litorali sabbiosi e crollo delle falesie. Particolarmente utile, in prospettiva, alla categoria dei pescatori. È il senso del progetto “News” (Nearshore hazard meonitoring and early warning system), finanziato nell’ambito del Programma “Italia-Malta�?, e sviluppato dalle università di Catania, Kore di Enna e Malta e dal Libero consorzio comunale di Ragusa. I risultati preliminari del progetto sono stati presentati nel corso del convegno “Il monitoraggio e la gestione dei rischi costieri�?, organizzato dagli atenei di Catania e Kore di Enna in collaborazione con l’ordine degli Ingegneri di Catania, la fondazione dell’ordine degli Ingegneri di Catania e la Regione siciliana. L’appuntamento si è svolto a distanza, e ha visto la partecipazione di oltre quattrocento persone. Per il professor Enrico Foti dell’Università di Catania, la costa meridionale siciliana e le coste delle isole dell’arcipelago maltese “sono sempre più esposte ai rischi provenienti dall’ambiente marino, anche per gli impatti dei cambiamenti climatici”. I fenomeni di erosione sono dovuti “a fattori naturali e antropici che, a loro volta, favoriscono sempre più frequentemente crolli e inondazioni delle aree rivierasche”. Per l’ingegnere Luca Cavallaro dell’Università di Catania, il progetto mira “allo sviluppo di sistemi di diffusione delle informazioni raccolte”, ma anche alla sensibilizzazione degli utilizzatori del sistema marino, “come diportisti, pescatori, sportivi e bagnanti”. I partecipanti al convegno si sono confrontati sulle metodologie di valutazione, sui sistemi di monitoraggio e sui criteri più appropriati per la mitigazione del rischio. Tra i relatori Maurizio Croce, soggetto attuatore del commissario contro il Dissesto idrogeologico Regione siciliana, che ha illustrato “Il Piano regionale contro l’erosione costiera�?. Presente anche l’ingegnere Francesco Greco, segretario generale dell’Autorità di bacino del Distretto idrografico della Sicilia, che ha presentato le attività di “Pianificazione regionale per la gestione del rischio idrogeologico�?. Sono intervenuti l’ingegnere Gianluca Ievolella, direttore del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche Sicilia Calabria del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha discusso dell’approccio dei giovani professionisti alla soluzione di tematiche complesse di difesa della costa. E ancora, l’ingegnere Salvatore Cocina, direttore del Dipartimento regionale di Protezione civile, intervenuto sulla gestione del rischio idrogeologico e costiero. Tra gli altri relatori, l’ingegnere Francesco Castelli dell’università Kore di Enna, che ha parlato dei criteri per l’analisi della stabilità di coste alte; il dottor Sebastiano D’Amico dell’università di Malta, intervenuto sugli strumenti per la valutazione di crolli delle falesie; il dottor Giuseppe Alessandro del Libero consorzio comunale di Ragusa, che ha discusso della conservazione delle coste ragusane.