Università di Messina: si è dimesso il rettore Cuzzocrea. Dopo lo scandalo sui presunti rimborsi illeciti per oltre 2,2 milioni di euro ricevuti in cinque anni, il professore Salvatore Cuzzocrea ha lasciato l’incarico inviando una lunga lettera alla comunità accademica. Cuzzocrea era stato oggetto di pesanti accuse da parte di un membro del Senato accademico, Paolo Todaro. Era stato lui ad accendere la polemica sui rimborsi, scrivendo ai ministri dell’Università e dell’Economia, al collegio dei revisori dei conti dell’ateneo, alla Guardia di finanza, alla Procura di Messina, alla Corte dei conti e all’Anac. Tra le varie voci di spesa spiccavano anche numerosi pagamenti per oltre 120 mila euro a favore di una società che appartiene al rettore stesso e alla moglie. Complessivamente, il denaro sarebbe stato percepito a titolo di “fondi di ricerca, per aver realizzato come docente 262 lavori in cinque anni”, e non per il ruolo di vertice dell’Ateneo, si era difeso il rettore.
“Attacchi diretti e indiretti, sin dall’inizio”
Oggi Cuzzocrea, che decadrà di conseguenza anche da presidente della Crui, Conferenza dei rettori delle università italiane, scrive di “attacchi diretti e indiretti sin dall’inizio del mandato, che ho cercato di affrontare con l’unico obiettivo di garantire la serenità necessaria, affinché tutti potessero continuare a svolgere il proprio lavoro”. Aggiunge: “Non è stato certamente un compito facile. Non immaginavo però che, una parte, sia pure minoritaria, piuttosto che rappresentare le legittime perplessità o le diverse opinioni, con le modalità previste dai diversi regolamenti e/o durante le sedute del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione avrebbe dedicato tempo ed energie col solo fine di screditare l’immagine dell’Ateneo e del Rettore. Un loro diverso contributo sarebbe stato più utile ed efficace se reso nella corretta dialettica istituzionale”.
“Clima conflittuale” in vista delle imminenti elezioni
“Speravo che le imminenti elezioni del successivo Rettore del nostro ateneo – scrive Cuzzocrea – avrebbero ‘rasserenato‘ gli animi. Nelle ultime ore, mi sono reso conto che si è determinato un clima conflittuale che, a mio avviso, rischia di non consentire un confronto pacato su programmi e obiettivi che la nuova governance dovrà portare avanti”. Nelle molte altre righe il rettore si rivolge agli studenti: “Sono fiero – scrive – di avere offerto la possibilità ai nostri giovani di formarsi nella nostra città. Le scelte effettuate durante il mio rettorato sono sempre state ispirate ad un solo obiettivo. Rendere l’Ateneo un luogo abitabile e sicuro, attraverso, anche, l’erogazione di ulteriori servizi finalizzati a favorire la partecipazione attiva di ognuno di voi. Avete avuto modo di verificare come durante questi anni siano stati garantiti momenti di socializzazione, di approfondimento culturale, di incontro e confronto. Fondamentali per accrescere il vostro senso di appartenenza e le occasioni di crescita culturale. Non credo che sia necessario fare l’elenco delle azioni migliorative poste in essere. Sono sotto gli occhi di chi vuole vedere le cose con onestà intellettuale”.
Cuzzocrea agli studenti “Siate orgogliosi dell’Ateneo”
“Sono fiero – prosegue il rettore- di aver promosso l’acquisto di nuove strutture e l’ammodernamento di quelle esistenti. Di avere istituito la Società Sportiva Dilettantistica UniMe garantendo agli studenti la possibilità di fruire gratuitamente degli impianti sportivi. Sono fiero di aver dedicato tempo ed energie, per garantire un ampio reclutamento di giovani ricercatori. Sono fiero di essermi assunto le responsabilità di garantire una significativa crescita qualitativa e quantitativa del personale tecnico-amministrativo. Rivendico la mia scelta in questi anni di non aver mai fatto clamore mediatico per difendermi dai tanti e immotivati attacchi. Restando con fermezza nel solco dei rapporti istituzionali. Evitando di farmi trascinare, e trascinare l’Ateneo, ‘nella macchina del fango‘ come auspicato sin dal principio da qualcuno. Siate orgogliosi del vostro Ateneo e siate stimolo e motivo di continui e crescenti miglioramenti nell’offerta formativa, nelle strutture e nei servizi con quel rispetto, quella misura che vi caratterizzano”, conclude Cuzzocrea.