A Palermo Università e Sicilia Digitale insieme per migliorare i sistemi informatici degli enti pubblici. Sistemi informatici intelligenti e integrati finalizzati all’ottimizzazione della pubblica amministrazione del territorio regionale siciliano saranno sviluppati grazie all’accordo siglato tra il rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri e l’amministratore unico di Sicilia Digitale Spa, Francesco Cascio. Sicilia Digitale, società in house della Regione Siciliana progetta, realizza e gestisce i sistemi e i servizi informatici in esercizio presso i dipartimenti regionali. La collaborazione servirà a portare avanti progetti di ricerca applicata e di sviluppo nell’ambito dell’Intelligenza artificiale, dei Big data, dei database, dei sistemi cloud computing. Il progetto punterà inoltre a potenziare la formazione qualificata di professionalità in ambito Ict.
Sinergia dell’Università con le aziende del territorio
“La collaborazione con Sicilia Digitale si inserisce all’interno di una strategia dell’Università di Palermo che, forte della sua competitività in ambito di ricerca e di formazione, instaura solidi legami di partnership con le aziende operanti nel territorio. La sinergia tra Sicilia Digitale e UniPa per lo sviluppo di sistemi innovativi intelligenti attraverso progetti di ricerca e di formazione in ambito Ict – commenta il rettore Midiri – creerà opportunità di lavoro e di crescita economica-sociale per i giovani che il nostro Ateneo immette ogni anno nel mondo del lavoro e di innovazione per il territorio”.
Ottimizzare i servizi erogati dalle amministrazioni
“La sfida di Sicilia Digitale è l’implementazione di moderni sistemi tecnologici che consentano di digitalizzare e ottimizzare i servizi erogati dalla pubblica amministrazione – dichiara l’amministratore Cascio – e di migliorare la qualità della vita di tutte le persone che ne fanno uso. Con questo protocollo Sicilia Digitale e UniPa avviano uno scambio di esperienze utile alla reciproca crescita tecnologica e destinato a consolidarsi, in una logica di collaborazione leale e fattiva. Sicilia Digitale infatti – continua Cascio – intende incrementare la capacità di interazione delle proprie professionalità con il mondo accademico, attraverso lo scambio reciproco delle migliori best practices“.